LECCO, CONFCOMMERCIO:
“LAVORARE D’ESTATE
E’ LA SOLUZIONE ALLA CRISI”

negozi leccoLECCO – Il mese di agosto è terminato e la città di Lecco torna a popolarsi. I negozi riaprono e lavoratori e studenti stanno tornando quasi tutti dalle ferie. Il commercio nel capoluogo però non si è arrestato del tutto: se la maggior parte dei negozianti infatti ha abbassato la saracinesca, soprattutto nella settimana di Ferragosto, alcune attività non hanno chiuso, aiutando la clientela abituale che ha preferito rimanere in città scegliendo di trascorrere le ferie a casa, oppure di andare via nei periodi di bassa stagione come giugno.

“Ho sentito diversi esercenti e ho notato che quest’estate c’è chi ha proseguito a lavorare senza sosta – afferma il presidente provinciale di Confcommercio Lecco Giuseppe Ciresa –. Alcuni hanno aperto al mattino riposandosi però nei pomeriggi, mentre altri hanno lasciato chiuso solo nelle ore calde della giornata”. La tendenza a lavorare tutta estate è stata confermata da Alberto Negrini, presidente di Confcommercio nella zona di Lecco centro. “Non ci siamo comportati secondo le solite abitudini – dichiara – bensì abbiamo spalmato il nostro lavoro sia su luglio sia su agosto. Fino a un paio di anni fa era diverso, ma ora, per sopravvivere, siamo costretti a fare così. Sembra un’altra era, le cose stanno cambiando molto rapidamente”.

NEGRINICosì i commercianti lecchesi hanno catturato la clientela rimasta in città, o arrivata appositamente per godersi qualche giorno di ferie. “C’è stato anche un ritorno turistico – spiega – molti per esempio sono andati in montagna in Valsassina e quindi sono passati in città per fare compere”. La scelta migliore per gli esercenti pare che sia quella di non chiudere nel mese di agosto, ma spalmare le ferie tra i due mesi più caldi dell’anno. “Oramai bisogna fare così, avvicinandoci alle esigenze della nostra clientela – sottolinea Negrini –. Non è questione di stare aperti tutto l’anno, ma di capire quando lavorare e quando no. Per esempio tenere aperto ad agosto ci fa comodo, serve per integrare con il mese di luglio, ma le aperture domenicali sono inutili”.

Per stare a galla quindi il commercio lecchese si sta modificando. Il bilancio però non è proprio positivo. “Diciamo che ci stiamo difendendo – precisa Ciresa –, non si può dire che l’economia a Lecco vada bene, ma per il periodo non possiamo assolutamente lamentarci. Grazie ai saldi e a qualche apertura in più alcuni negozianti riescono a continuare la propria attività. Non senza sacrifici”.