LECCO – Accusata di bancarotta fraudolenta nel crac delle trafilerie Brambilla, patteggia anche la revisore dei conti Aida Tia.
L’azienda venne dichiarata fallita quattro anni fa. Nel luglio 2019 i vertici della realtà calolziese, l’imprenditore Vittorio Brambilla e la figlia Michela Vittoria, parlamentare di Forza Italia, chiusero i conti con la giustizia.
Oggi al tribunale di Lecco, davanti al giudice Marta Paganini, uno dei revisori dei conti ha patteggiato un anno, sei mesi e venti giorni di pena.
RedGiu