SICUREZZA E REATI, IL COVID
HA MODIFICATO IL ‘LAVORO’
DEI MALFATTORI: PIÙ HACKER,
MENO TOPI D’APPARTAMENTO

LECCO – Un netto calo dei reati ha segnato il 2020, statistiche che risentono della pandemia da Coronavirus che ha modificato la quotidianità sia dei cittadini sia dei malintenzionati. La diffusione del virus ha inoltre imposto alle forze dell’ordine nuove e diverse modalità di intervento, con particolare impegno sul fronte del monitoraggio delle norme per il contenimento del Covid-19.

Spiccano allora in dieci mesi – dall’11 marzo 2020 ai primi giorni del nuovo anno – cifre come le 166.451 persone controllate in un territorio di 334.961 abitanti quale la Provincia di Lecco. In questo contesto sono state 2.424 le sanzioni sugli spostamenti, oltre a 51 denunce per falsa attestazione di identità e 14 casi di positivi al virus allontanatisi dalla quarantena.

Sempre per quanto riguarda le norme anti-Covid le forze dell’ordine hanno effettuato 42.944 controlli in esercizi commerciali, sanzionando e denunciando 24 titolari, chiudendo provvisoriamente 20 negozi e sospendendo 3 attività.

In merito ai reati ‘tradizionali’, nel confronto 2020-2019 le differenze sono notevoli. Il dato totale passa da 9.635 a 7.999 (-1,98%); le rapine sono diminuite di un terzo (da 54 a 36), i furti del 28% (da 3.903 a 2.809). Passano da 604 a 372 i furti su auto in sosta, da 235 a 149 quelli “con strappo e destrezza”, calano del 25% negli esercizi commerciali (da 229 a 170), del 23% le auto rubate (122 casi) e del 13% ciclomotori e moto sparite (33).

In calo del 23% i furti in abitazione (da 1.110 a 854), dato su cui incide il lockdown di marzo. Il maggior numero degli episodi del 2020 risulta infatti commesso nei mesi di gennaio e febbraio con 191 e 138 casi, seguito da un netto calo in marzo ed aprile, per poi risalire nel mese di maggio ed assumere una fase altalenante nei successivi periodi (sempre comunque con meno di 100 episodi mensili). La maggior frequenza è nella fascia oraria 17-20, con incidenza nei giorni di sabato, giovedì e venerdì e la conferma di una predilezione per l’area brianzola della provincia.

Tra gli altri reati perseguiti il 2020 ha visto nel lecchese compiersi tre omicidi (nessuno l’anno prima): si tratta dell’episodio di Margno del 27 giugno e di Olginate del 13 settembre. Due i tentati omicidi (tre nel 2019), calano del 10% le lesioni dolose (da 239 a 215) così come quelle scoperte (da 173 a 165). Costante nei due anni le percosse con 88 episodi per entrambi.

Con la pandemia calano le ricettazioni addirittura del 40% (da 30 a 18), del 17% le estorsioni (da 39 a 32) ed emerge un solo caso di usura (0 nel 2019), peraltro scoperto. Meno reati anche nel campo degli stupefacenti (da 89 a 69). Crescono invece del 35% le truffe e frodi informatiche (da 893 a 1.206).

Nel 2020 non è venuto meno l’impegno contro la criminalità organizzata, registrando 1.265 comunicazioni, 240 informazioni, 117 imprese iscritte nelle White list e cinque  provvedimenti interdittivi di cui quattro per rischio infiltrazioni e uno per condanna per reati ostativi

Altro capito quello stradale. Ecco allora entrare nelle statistiche  53 patenti revocate e ben 523 patenti sospese, di cui 324 per guida in stato d’ebbrezza, 36 per inosservanza del divieto di sorpasso e 27 per alterazione da sostanze stupefacenti.

RedCro