CLIMA, L’ITALIA SI SCALDA:
LECCO REGISTRA UN +2,39°C,
SONDRIO FINISCE SUL PODIO

LECCO – Secondo l’indagine dell‘Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa/EDJNet diffusa da stopglobalwarming.eu condotta su 110 province nostrane la più colpita è Brindisi (+3,12 gradi rispetto al 1960), Roma (+3,o7°) e Sondrio (+2,98°), segue Milano (+2,85°).

+2,39 l’incremento per la provincia di Lecco che si piazza al 32esimo posto della classifica.

La temperatura media nelle province italiane, rispetto a cinquant’anni fa è cresciuta di 2,2 gradi centigradi, toccando picchi di oltre 4 gradi in alcune aree del Paese. La situazione è preoccupante. Le nostre province stanno registrando pericolosi incrementi: ben 72 su 110 totali (il 65%) superano la media continentale (+1,990°C).  La regione che ha registrato l’incremento maggiore è il Lazio (+2,66 °C), seguita da Trentino-Alto Adige (+2,57 °C) e Lombardia (+2,56 °C).

Si tratta di dati indicativi ma allarmanti, considerando le proiezioni diffuse dalle Nazioni Unite, che han fissato a +1,5 °C il punto di non ritorno per il pianeta, il livello medio mondiale da non superare (al momento il livello climatico medio globale, rispetto all’inizio dell’era industriale che viene considerata come riferimento, si è alzato di 1,1°C). Un limite che, con l’inerzia attuale, dovrebbe invece essere superato tra il 2030 e il 2050. Con conseguenze catastrofiche già irrimediabilmente avviate, come evidenziato da alcuni studi pubblicati in questi giorni in merito alla calotta glaciale della Groenlandia, destinata ormai a sciogliersi. Come evidenziano gli scienziati nemmeno il lock down ha prodotto risultati significativi in tema di global warming.

Il campanello d’allarme suonato dall’Osservatorio non è passato inosservato all’ex europarlamentare Marco Cappato (Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e fondatore di EUMANS!, il movimento di cittadini europei attivo sullo sviluppo sostenibile) attualmente attivo a livello internazionale con www.stopglobalwarming.eu, l’unica iniziativa formale già incardinata istituzionalmente sul tema in alternativa all’inerzia della UE, una ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) nata da un’idea avanzata da 27 Premi Nobel e 5.227 scienziati e che vanta la fiducia di personalità del mondo della cultura e dello spettacolo come il climatologo L.Mercalli, e artisti come G. Salvatores, O.Toscani, G.Muccino, Pif, Fedez, T.Gelisio, M.Maionchi, G.Covatta N. Zilli, N.Marcorè, G.Innocenzi, C.Capotondi, G.Muccino, Arisa, Pif e P.Pardo.

Stopglobalwarming.eu, promossa insieme a esperti come Alberto Majocchi (Professore Emerito di Scienza delle Finanze all’Università di Pavia) e Monica Frassoni (ex co-Presidente del Partito Verde Europeo), al raggiungimento del milione di firme chiederà alla Commissione Europea di impegnarsi a elaborare la proposta legislativa di fermare il riscaldamento globale spostando le tasse dalle persone all’ambiente, e dunque tassando le emissioni di CO2 e riducendo le tasse sul lavoro. Secondo la proposta, chi emette anidride carbonica in Europa pagherebbe un prezzo a tonnellata (dai 50 euro iniziali a 100 dopo 5 anni) incentivando il risparmio energetico e le fonti rinnovabili. Il ricavato andrebbe a beneficio dei lavoratori, con una riduzione delle tasse in busta paga. In questo modo l’Unione Europea potrebbe ricavare un tesoretto di 180 miliardi di euro all’anno per ridurre la pressione fiscale sui lavoratori europei.

Per raggiungere il milione di firme necessario, notizia dell’ultim’ora, è appena stato prorogato di 6 mesi il termine inizialmente fissato al 20 luglio 2020, e ora spostato al 20 gennaio 2021.