INTER SULLA STRADA GIUSTA
CON CONTE E MAROTTA.
MILAN, QUALE FUTURO?

Quella dell’Inter di Conte doveva essere una stagione importante e così è stato, almeno fino a questo momento. I nerazzurri sono ancora in corsa per la conquista dello scudetto, come dimostrano le quote netbet.it, e possono puntare ad arrivare in fondo all’Europa League.

L’allenatore salentino, col pieno appoggio della dirigenza, è riuscito immediatamente a far breccia nella mentalità del club. Avviando un percorso che nelle sue intenzioni ed ambizioni regalerà soddisfazioni e vittorie al popolo nerazzurro. Beppe Marotta, chiamato nel dicembre scorso alla corte nerazzurra dopo il polemico divorzio dalla Juventus, aveva bisogno di un uomo fidato per avviare il processo di trasformazione definitiva del club da semplice spettatore dei successi altrui a squadra vincente.

La scelta è caduta su Antonio Conte, col quale l’AD aveva costruito tanti successi in quel di Torino. Non è stato in realtà così automatico prima pensare e poi convincere la proprietà asiatica ad ingaggiare un allenatore che chiedeva 11 milioni l’anno. Considerando che l’Inter aveva ancora alle proprie dipendenze Luciano Spalletti, a libro paga per un totale di 9 milioni per i successivi due anni. La squadra poi stava effettivamente crescendo, avendo conquistato nell’estate precedente un posto in Champions. Ma Marotta aveva bisogno di un atto rivoluzionario. Aveva bisogno di qualcuno che facesse fare un ulteriore step. Con la mentalità vincente, con la cura dei dettagli, col sacrificio di tutti verso un unico obiettivo: vincere. I fatti gli stanno dando ragione.

Il futuro dell’Inter sembra essere quindi radioso, a prescindere da come finirà questa stagione. L’anno di “rodaggio” di Conte sta volgendo al termine e se non sarà trionfo alla prima stagione allora bisognerà fare di tutto affinchè il prossimo anno dovrà essere all’insegna dei nerazzurri.

Le basi ci sono tutte. Tecnico e staff dirigenziale hanno operato bene ma bisogna ammettere che in più di un’occasione sono stati gli eventi a prendere il sopravvento sulla programmazione. Le manovre riguarderanno soprattutto il centrocampo dove si lavorerà soprattutto in ottica futura e per sostituire chi, probabilmente, andrà via. E’ il caso di Chong, diciannovenne del Manchester United, e Vecino che in estate firmerà per il Chelsea. Tutta da valutare la situazione di Gagliardini.

L’ex atalantino vorrebbe rimanere all’Inter ma allo stesso tempo vorrebbe scendere in campo con maggiore frequenza. Se Conte continuerà a ritenerlo solo un rimpiazzo si deciderà, insieme ai suoi agenti, per il meglio di giocatore e squadra.

Sugli esterni d’attacco Candreva e Asamoah sono i punti da cui ripartire. La cura Conte per l’ex Lazio ha fatto davvero bene e le sue ultime apparizioni lasciano intendere che tra giocatore e tecnico ci sia molta fiducia. Situazione ben diversa per il ghanese. Il lungo stop ne ha pregiudicato l’impiego finora. Conte non vuole privarsene per la sua immensa poliedricità che gli permette di fare l’esterno o la mezzala a seconda delle necessità. In attacco confermato Lukaku, resta da valutare la posizione di Lautaro Martinez, attenzionato dai maggiori club europei.

La situazione in casa Milan
Discorso diverso per il Milan che sta attraversando un’altra stagione altalenante. In casa rossonera si lavora ad un Un nuovo progetto basato soprattutto su giovani giocatori, da selezionare attraverso un dettagliato lavoro di scouting. Il nuovo allenatore sarà probabilmente Ralf Rangnick. Il tecnico ha dimostrato di saper scegliere i calciatori giusti. Più talenti si sono distinti, riuscendo a emergere a ottimi livelli e guadagnandosi grande considerazione internazionale.

Profili che hanno richiesto investimenti contenuti, una politica che anche al Milan vogliono adottare. Rangnick dalla scorsa estate è responsabile dell’area sportiva di tutta la galassia calcistica Red Bull. Essa comprende, oltre a Salisburgo e Lipsia, altre due squadre: New York Red Bull e Red Bull Brasil. Il fiore all’occhiello è certamente la squadra tedesca, ancora in Champions League e anche in lotta per la vittoria della Bundesliga.

Elliott e Gazidis vogliono Rangnick come allenatore-manager, un po’ come Arsène Wenger ai tempi dell’Arsenal. La proprietà del Milan spera che lui riesca a trapiantare in Italia il modello Red Bull, adattandolo a una realtà comunque differente. La piazza rossonera è molto esigente, in virtù di un passato glorioso che ha visto il club vincere tutto.

Il tecnico potrebbe risultare importante anche lo sviluppo di sinergie con il Lille, squadra della Ligue 1 che è stata sostenuta finanziariamente da Elliott. Proprio dalla Francia era arrivato Rafael Leao l’estate scorsa, con Tiago Djalo che aveva fatto il percorso inverso invece. Nuove operazioni di calciomercato potrebbero concretizzarsi in futuro.