POST CRISI DI GOVERNO
E “DECRETO DIGNITÀ”:
COSA SUCCEDERÀ ORA
AI SITI DI SCOMMESSE ONLINE?

Che in Italia la situazione politica non sia delle più stabili è cosa piuttosto nota. Come sappiamo, ad agosto 2019, dopo poco più di un anno dalla formazione, il Governo presieduto dal premier Giuseppe Conte e sostenuto da Movimento 5Stelle e Lega è caduto, lasciando il posto ad un nuovo esecutivo che vede ora alleato il movimento fondato da Grillo con il Partito Democratico.

A questo punto è lecito chiedersi quale sarà il destino dei provvedimenti approvati dal Governo uscente, dato che è prassi consolidata che molte riforme o norme vengano bloccate o ridimensionate se va a Montecitorio una fazione politica differente. In questo caso, i pentastellati rimangono in carica anche nel governo Conte II, ma ora il baricentro è spostato verso il centro sinistra e quindi la direzione politica sicuramente cambierà su diversi punti. Tra questi la flat tax (un provvedimento fortemente voluto dalla Lega), l’estensione dei limiti del regime forfettario per le Partite Iva (che potrebbe tornare ai limiti precedenti), il reddito di cittadinanza e alcune delle misure contenute nel Decreto Dignità, come l’abolizione della pubblicità per il gioco.

Per quanto riguarda quest’ultimo punto, gli ultimi aggiornamenti risalgono a poche settimane fa con la promulgazione delle linee guida da parte di AGCOM e la durissima reazione di Di Maio, come spiegato in questo articolo di sitiscommesse.com. Ovviamente ora con il nuovo esecutivo le incognite al riguardo sono ancora maggiori.

Cos’è il Decreto Dignità

Tra i primi provvedimenti che il governo Conte I ha promulgato, c’è il famoso Decreto Dignità. Il testo viene chiamato anche “decreto Di Maio” perché è stato fortemente voluto e propagandato dall’allora Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio. Si tratta proprio del primo decreto da lui firmato, che è stato approvato con il decreto legge 12 luglio 2018, n. 87 e successivamente convertito dalla Legge 9 agosto 2018, n. 96, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 13 luglio 2018.

Il provvedimento apporta importanti novità in differenti settori dell’economia italiana, che sono raggruppabili in quattro aree: le semplificazioni fiscali (attraverso la proroga dello spesometro, l’aggiornamento del redditometro e l’esclusione dello split payment per i professionisti), il contrasto alla delocalizzazione (con la decadenza dei benefici fiscali e contributivi per le aziende che spostano l’attività), la lotta alla precarietà (con le modifiche ai contratti a termine, la reintroduzione del voucher e l’aumento delle indennità per licenziamento ingiustificato) e infine l’abolizione della pubblicità per tutti i giochi che prevedono premi in denaro.

In particolare, il decreto ha previsto il divieto per ogni forma di pubblicità diretta ed indiretta del gioco d’azzardo, comprese le sponsorizzazioni sportive. Ad essere interessato è sia il gioco nelle sale e con le macchinette, sia il gioco attraverso piattaforme online. L’obiettivo del governo è quello di contrastare la ludopatia o gioco patologico, ovvero la dipendenza dal gioco d’azzardo, un fenomeno preoccupante soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione.

Le linee guida sono più permissive

Durante l’estate 2019, prima della fine del governo, l’AGCOM ha finalmente emanato le attese linee guida per l’applicazione del decreto, che avevano il compito di fare definitivamente chiarezza su alcuni punti del provvedimento, in particolare sul concetto di pubblicità diretta e indiretta e sulle sponsorizzazioni. Gli operatori del settore attendevano una voce definitiva per valutare i contratti in essere ed eventualmente l’annullamento di quelli futuri.

Le linee guida sono andate in una direzione più permissiva rispetto all’impostazione iniziale del decreto, con il risultato che Di Maio ha pesantemente criticato l’operato del presidente di AGCOM, Angelo Marcello Cardani. Queste le parole di Di Maio: «governo e parlamento hanno fatto una legge e AGCOM l’ha stravolta. Questo mi fa “incazzare”. Chi ha diramato le linee guida sul Decreto Dignità è in scadenza di mandato, ma dovrebbe comunque dimettersi». Ovviamente, con il nuovo governo bisognerà vedere se il decreto verrà mantenuto o se sarà ulteriormente modificato.

Il gioco d’azzardo in Italia

Indipendentemente da come sarà applicato il Decreto Dignità, non possiamo non notare come nel nostro Paese il gioco e le scommesse siano davvero molto diffusi. Storicamente i giochi più famosi sono legati agli sport più popolari, primo tra tutti il calcio. Agli italiani piace seguire quello che è lo sport nazionale per eccellenza e, perché no, anche scommettere sui risultati delle partite domenicali e di coppa. Le possibilità di scommessa sono molto maggiori, con l’introduzione di altri giochi e soprattutto con l’introduzione delle piattaforme online, che permettono di scommettere praticamente su ogni sport e con quotazioni in tempo reale.

A garanzia della legalità e della sicurezza del gioco e delle scommesse c’è l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che ha regolamentato il settore. Tutti i giochi e le piattaforme di scommesse online regolarmente autorizzate ad operare in Italia devono infatti essere dotate dell’apposita licenza, riconoscibile dall’apposito simbolo AAMS.

Il gioco in Italia è quindi molto regolamentato e per questo da considerarsi sicuro. La ludopatia rimane un fenomeno da contrastare, ma probabilmente andrebbe affrontato alla radice, ad esempio sviluppando la coscienza del problema e delle sue possibilità di cura, attraverso iniziative mirate soprattutto alle fasce più a rischio come i giovani.