DIABETE POINT A LECCO:
IL BILANCIO DOPO UN ANNO
ALL’OSPEDALE MANZONI

LECCO – Diabete Point è il progetto voluto dall’Associazione Giovani con Diabete (AGD Lecco), ed approvato dalla Fondazione Provincia di Lecco, con l’obiettivo di dotare il reparto di pediatria dell’ospedale Manzoni di uno sportello presieduto dai volontari con funzione di supporto sia ai pazienti portatori di diabete sia allo stesso personale sanitario del reparto nella gestione informatizzata della cura.

L’attività dello sportello si articola in due tipologie di intervento: da una parte una volontaria effettua attività di segreteria ed affianca il personale medico per la compilazione informatizzata della modulistica dedicata e delle richieste di rinnovo dei piani terapeutici e della fornitura dei presidi; dall’altra, due volontari (un tecnico e una infermiera) prestano sostegno ai pazienti e alle loro famiglie rilasciando informazioni di vario genere, effettuando le prenotazioni e scaricando i dati memorizzati nei dispositivi elettronici in dotazione ai pazienti per il controllo dei livelli glicemici.

I report scaricati vengono quindi consegnati al personale medico qualche giorno prima della visita, per permettere un’approfondita valutazione degli stessi e l’eventuale articolazione di interventi correttivi. Il lavoro svolto prima dell’incontro con il paziente consente inoltre di non sottrarre tempo alla visita stessa, dedicando quindi maggior attenzione alle problematiche eventualmente riferite.

Più nei dettagli, la prima delle due attività è partita a giugno dello scorso anno, prestando supporto nella predisposizione di circa 150 tra rinnovi di presidi e di piani terapeutici e nella consegna di un consistente numero di certificati specialistici. Da dicembre 2018, invece, ha preso il via l’attività di supporto al paziente che ha ricevuto presso lo sportello 53 pazienti e ha dato risposta a 480 messaggi telefonici e 220 email di richieste di informazioni.

“Oggi i presidi per i diabetici di tipo 1 sono altamente informatizzati e ciò presuppone una buona conoscenza dell’utilizzo dei dispositivi elettronici – spiega Antonio Borriello, presidente dell’Associazione Giovani Diabetici sezione Lecco – Prima del posizionamento di sensori e microinfusori, per i pazienti e le loro famiglie viene organizzato un percorso preparatorio che comprende la valutazione delle conoscenza della malattia e delle capacità di gestire strumenti elettronici. I Medici valutano la compliance ed i vantaggi ipotetici, quindi viene organizzato un ricovero durante il quale il paziente e la famiglia vengono istruiti circa il posizionamento e l’utilizzo dei presidi.

Tuttavia, è chiaro che a domicilio la cura della malattia e la gestione dei presidi è completamente affidata alle famiglie e non tutte si rivelano in grado di utilizzare appieno le potenzialità offerte dagli strumenti forniti: spesso con il passare del tempo taluni tendono a dimenticare o sottovalutare i vantaggi che un sensore e/o un microinfusore possono garantire. Per questo motivo, poter affiancare alle visite diabetologiche uno sportello presieduto da un tecnico ed una Infermiera di riferimento può diventare un importante aiuto per una migliore cura della malattia”.