INDICE DEL “SOLE 24 ORE”:
LA SALUTE A LECCO?
BENE MA NON BENISSIMO

LECCO – Bene, ma non benissimo. Se si considera infatti che le province considerate dall’indagine del Sole 24 Ore sono 107, la 15ª posizione è buona, in linea di massima. Si tratta della classifica a tema sanitario del noto quotidiano economico, che – mescolando 12 fattori – ha tratto l'”indice di salute” dello Stivale.

I parametri e le relative posizioni – anche qui vale la regola del podio, quindi la situazione è migliore più si è ai primi posti – raggiunte da Lecco sono: tasso di mortalità (12ª), mortalità per tumore (57ª), mortalità per infarto miocardico acuto (38ª), aumento speranza di vita (14ª), consumo di farmaci per asma e bpco (3ª), consumo di farmaci per diabete (15ª), consumo di farmaci per ipertensione (29ª), medici di base – calcolato in base al numero di professionisti ogni mille abitanti (99ª), pediatri (74ª), geriatri (93ª), recettività ospedaliera (41ª) e, infine, emigrazione ospedaliera (3ª).

Nella classifica generale aprono le danze, in ordine: Bolzano – come quasi sempre –, Pescara e le due sarde Nuoro e, appena giù dal podio, Sassari. Maglia nera invece per Rovigo, Alessandria e, a chiudere, Rieti. Fra i grandi centri urbani spiccano invece Milano (8ª), Cagliari (6ª) e Firenze (5ª).

Lecco arriva quindicesima, dopo due vicine di casa: Como infatti si è classificata 13ª e Sondrio 14ª. A seguire la nostra città arriva Pisa, seguita da Bergamo e Vicenza.

Quello che emerge dalla classifica – secondo il Sole 24 Ore – non è tanto una differenza fra Nord e Sud del Paese, bensì fra grandi e piccoli centri. Ciononostante, dal momento che Lecco non si può definire una vera e propria potenza, ecco che forse il 15° posto in classifica nazionale non è così male. Ma si può – e si deve – aspirare sempre al meglio.