FUORIUSCITA DI ACIDO,
TEST DI MAXIEMERGENZA
ALLA SICOR DI BULCIAGO

BULCIAGO – Una errata operazione in fase di movimentazione del carrello elevatore, la fessurazione del corpo valvola del bombolone e la conseguente fuoriuscita di acido cloridrico anidro in atmosfera all’interno della Sicor Srl di Bulciago, azienda a rischio di incidente rilevante. È questo lo scenario dell’esercitazione di emergenza di questa mattina, organizzata e coordinata dalla prefettura di Lecco, con la partecipazione della protezione civile Regione Lombardia e Provincia di Lecco, 112-Nue Areu, comando provinciale dei vigili del fuoco di Lecco, questura di Lecco, carabinieri, polizia stradale, Arpa, Ats Comuni di Bulciago, Barzago, Barzanò, Costa Masnaga, Cassago Brianza, Garbagnate Monastero e Nibionno.

Proseguendo nel piano di esercitazione, il gestore dell’azienda ha richiesto l’immediato intervento del 112 e dei pompieri. Giunti sul posto, gli operatori sanitari hanno preso in carico 15 lavoratori dipendenti della ditta per sottoporli a decontaminazione ed una persona che transitava in zona ed avverte fastidio da irritazione per l’inalazione del gas.

Insediatosi da pochi giorni, al prefetto di Lecco Michele Formiglio è spettato il compito di attivare il centro di coordinamento dei soccorsi nella sala operativa della prefettura per il coordinamento e la gestione della maxi-emergenza. In loco viene allestito il posto di comando avanzato e al Comune di Bulciago viene attivata l’unità di crisi locale. Arpa ed Ats si porteranno sul posto dell’incidente per le verifiche di competenza.

Perché un sistema di protezione civile funzioni infatti è necessario testarlo periodicamente. Per tale ragione particolare attenzione è stata riservata alla verifica dell’efficacia e della rapidità dell’attivazione delle procedure per la gestione delle emergenze, specialmente nei minuti che hanno preceduto l’arrivo sul posto degli enti coinvolti nella gestione dell’emergenza.

L’esercitazione è stata svolta in osservanza delle disposizioni di legge che stabiliscono che il piano di emergenza esterna delle aziende a rischio di incidente rilevante debba essere riesaminato, sperimentato e, se necessario, aggiornato ad intervalli appropriati. Ciò attraverso esercitazioni che testino le procedure di attivazione delle strutture operative, la capacità operativa delle componenti istituzionali e di alcuni settori socio-economici presenti nelle zone a rischio e la capacità operativa dei piani di settore previsti.

All’esercitazione è seguita una riunione di debriefing per la valutazione dei risultati ottenuti con la conduzione dell’esercitazione; tramite feed-back a caldo e scambio di esperienze immediatamente a valle della conduzione, sono stati verificati i risultati al fine di evidenziare le criticità ed i punti di forza. “Il test al sistema di protezione civile, alla tempestività e operatività dei soccorsi, alla circolazione delle informazioni e al flusso della comunicazione di emergenza, ha prodotto risultati assolutamente soddisfacenti in linea con gli obiettivi dell’esercitazione” fanno sapere dall’ufficio del prefetto.