MOTORI. IN CIELO O SOTTOTERRA?
VISIONI CONTRASTANTI
PER LA MOBILITÀ DEL FUTURO

AMSTERDAM – L’avevamo annunciata quasi un anno fa, reduci dal Salone di Ginevra, nel primo numero di quella che oggi è la Rubrica Motori di questo gruppo editoriale. Ora non è ancora realtà, ma è stata data al mondo una piccola dimostrazione di come la vettura-drone “Pop.Up Next” – cui stanno lavorando Ital Design, Audi e Airbus – sarà capace di spostare persone secondo due diverse modalità: in aria e su gomma, ma entrambe con lo stesso mezzo, senza mai lasciare l’abitacolo.

Sembra un salto nel futuro – proprio in stile Blade Runner –, sta di fatto che alla Drone Week di Amsterdam è stato presentato un modello in scala 1:4 che permette di vedere come potrebbero essere gli spostamenti del (prossimo?) futuro.

Almeno secondo questa visione che dissente rispetto a quella americana di Elon Musk e della “Boring Company”: se con la Pop.Up l’idea è di librarsi in volo per i lunghi spostamenti, quella del patron di Tesla è invece più propensa a viaggiare ad alte velocità in lunghi tunnel sotterranei che garantiscano di attraversare le metropoli senza imbattersi in lunghe code di traffico.

Ben diversa è la proposta modulare europea: il progetto a tre punta infatti sulla possibilità di sconnettere l’abitacolo della Pop.Up dal telaio gommato – che serve per i brevi tragitti – per applicarla alle quattro pale Airbus e sollevarsi in aria per affrontare i viaggi a lunga gittata. Insito nel progetto è quindi il concetto di “sharing mobility”, secondo cui il telaio che abbiamo lasciato nel nostro punto di partenza potrà essere usato da un altro utente, così come noi, una volta giunti a destinazione, adotteremo un pianale appena “dismesso” da qualcun altro.

Quale delle due si realizzerà e diventerà quotidianità ancora non è possibile dirlo: magari nessuno di questi più o meno bizzarri stratagemmi. È indubbio però il fascino che idee come queste – e in particolare l’archetipo dell’“auto volante” – stregano i cuori degli appassionati di motori sin dalla loro infanzia.

Ciò che è più certo è invece la “corsa agli armamenti” in cui le principali case mondiali si stanno sfidando, come a vedere chi è più preparato al futuro. All’appuntamento non poteva mancare il gruppo Volkswagen – qui rappresentato da Audi – che si sta ingegnando per dare del filo da torcere ad altre realtà che al domani pensano da tempo. Le risorse di sicuro non mancano al colosso tedesco: riuscirà a decollare con la Pop.Up Next? Come sempre, ditecelo nei commenti della nostra pagina Facebook.

Alessandro Tonini
atonini@iperg.net