PAROLA A GIAN MARIO FRAGOMELI
L’IMPEGNO È CONTRO I POPULISMI.
AI NUOVI? FAR SQUADRA PER LECCO

Gian Mario Fragomeli 2ROMA – In corso in questi istanti la direzione nazionale del PD, abbiamo intervistato il parlamentare lecchese del Partito democratico Gian Mario Fragomeli, eletto per un secondo mandato alla Camera questa volta nel territorio monzese.

Come vede la “successione” a Matteo Renzi nel PD?
Molto complicata e credo che dopo la dura sconfitta elettorale dobbiamo in primis aver cura dei nostri militanti e, in generale del popolo democratico, oggi particolarmente disorientati e in attesa di una discussione politica approfondita. Non basterà cambiare il capitano per far tornare la squadra competitiva!

Se Renzi fondasse un nuovo movimento di fedelissimi, lei con chi starebbe?
renzi dimissioniNon mi pare che questo scenario sia all’ordine del giorno, diversamente penso che sia il momento di rimboccarsi le maniche e dare il proprio contributo alla ripartenza del progetto del partito democratico.

Come e perché il PD ha perso queste elezioni?
Differenzierei la risposta. Al sud siamo stati schiacciati da quella che definisco “assistenzialismo 4.0”: alle nostre proposte per il lavoro e incentivi alle assunzioni dei giovani meridionali altri hanno promesso e convinto gli elettori con una sorta di pensione anticipata chiamata reddito di cittadinanza. Al nord qualcosa non si è saldato tra il lavoro fatto in questi cinque anni per il rilancio economico e del reddito (Industria 4.0, aumenti stipendio 80 euro, incentivi etc) e la percezione dei cittadini. Inoltre pur in un contesto ben regolamentato e privo di gravi attentati di natura islamista, a farla da padrona è stata una insicurezza diffusa e la paura del diverso. Chiaramente, al sud come al nord, la responsabilità è solo nostra nel non aver convinto e fatto capire la distanza tra le nostre proposte e le promesse altrui.

In caso di governo duraturo, quale apporto potrà dare lei, stando all’opposizione?
Fragomeli_15-07-06Premesso che, a mio avviso, non sarà facile avere un governo duraturo Lega-5stelle, lavorerò da un lato per contrastare le politiche populiste e volte ad allontanarci dal progetto europeo, sia in materia economica sia in materia sociale; dall’altro lato promuoverò e sosterrò iniziative, infrastrutture e altro ancora, che riguardino il nostro territorio.

Il suo “trasloco” a Seregno, come lo valuta?
Nessun trasloco, sono diventato un pendolare tra Lecco, la Brianza e Monza. Questo significa che mi occuperò – come ho sempre fatto – del mio territorio lecchese ma, al contempo, lavorerò con lo stesso impegno e grinta per il territorio monzese.

Come vede il futuro della città di Lecco alla luce di questa autentica “rivoluzione” in corso?
BRIVIO E RENZIIl risultato della città ha mostrato segni di maggior tenuta rispetto al resto della provincia e, comunque, il 2010 (prima elezione di Virginio Brivio) insegna quanto i lecchesi sappiano distinguere i diversi appuntamenti elettorali e le personalità in campo.

Infine, ha dei consigli per i deputati lecchesi oggi in carica?
Sono tutte persone con esperienza maturata sul campo e credo non abbiano bisogno dei miei consigli, se non quello di fare squadra quando la partita riguarderà il territorio lecchese.

 RedPol