NO ALL’ESPLUSIONE: LA MOGLIE
DI MOUTAHARRIK RIOTTIENE
I SUOI FIGLI E RESTA IN ITALIA

ARRESTATI-JHAD-Moutaharrik-Abderrahim-Salma-BencharkiMILANO – Avrebbe subito la “influenza negativa” del marito Abderrahim Moutaharrik, Salma Bencharki la donna vissuta a lungo a Primaluna e poi trasferitasi a Lecco con il consorte, campione di kickboxing di origine marocchina con lei condannato per l’adesione “pericolosa” al jihadismo.

La Corte d’Assise d’Appello di Milano le ha concesso le attenuanti generiche, diminuendo la pena inflitta da 5 anni a 3 anni e 4 mesi di carcere, revocando l’espulsione dall’Italia e (solo a lei) la sospensione della potestà genitoriale sui figli, attualmente affidati ai nonni.

Nel suo percorso di adesione all’ideologia dell’Isis avrebbe avuto un peso il “ruolo subalterno della donna tipico della cultura islamica, che si desume dall’aver accettato di condividere e supportare anche il progetto di trasferirsi coi figli in Siria, nonostante questo implicasse che il marito si sarebbe sentito libero di raggiungere il martirio”.