LECCO – Per mesi si era spacciato per un’altra persona, cambiando una consonante del suo cognome e dicendosi tre anni più vecchio, raccontando alla sua compagna di essere separato e in attesa del divorzio. Le menzogne si erano spinte fino a inventarsi una figlia con un tumore ricoverata a Roma, e tutto probabilmente al solo scopo di spillare denaro alla vittima innamorata.
La storia tutta lecchese che Andrea Morleo riporta sulle pagine de Il Giorno è stata raccontata in aula nel Palazzo di Giustizia dalla stessa vittima, una 48enne, parte lesa nel processo a M.M. per truffa e false generalità. “Negli hotel e in vacanza firmava con un nome fittizio. Era venuto a vivere con me, capitava anche che stesse via qualche giorno ma mi diceva che andava all’estero per lavoro mentre in realtà molto più semplicemente tornava dalla moglie e dalla figlia”. Ma un giorno all’uomo cade la patente, la donna la raccoglie e nota che la data di nascita non corrisponde.
> CONTINUA A LEGGERE su
![il giorno quotidiano logo link](https://lecconews.news/wp/wp-content/uploads/2015/09/il-giorno-quotidiano-logo-300x85.png)