VENDITORE RUBAVA LA MERCE
AI CLIENTI DELLA SUA DITTA.
APPROPRIAZIONE INDEBITA?

tribunale lecco 9LECCO – Un bel piano avrebbe messo a punto C. T., agente di commercio per una grossa azienda che vende materiale d’ufficio, per cui oggi è però processato con l’accusa di appropriazione indebita.

“Abbiamo iniziato a collaborare con questa persona per via di un intermediario – spiega uno dei responsabili dell’attività con sede nel trevigiano – il quale ci ha messo in contatto con un gruppo di commerciali che lasciava un nostro concorrente il quale aveva cambiato tipologia di mercato”.

Attorno al mese di giugno del 2012 ci accorgiamo che iniziano a succedere cose strane. A fronte del mancato pagamento di nostre fatture, dei cliente ci spiegano che si tratta di note di debito relative a prodotti mai consegnati. Andando a fondo nella questione ci siamo accorti che in tutti questi casi l’imputato, con delle scuse, era riuscito a farsi recapitare a casa la merce. È una prassi di cui ci avvaliamo in qualche eccezione, ma certo non è la norma”.

Quello che succedeva era che l’agente di commercio, dopo essere stato dai clienti e aver preso in carico gli ordini, ritirava o si faceva portare direttamente la merce, senza però poi consegnarla a destinazione. “Messo alle strette ha confessato – spiega ancora il responsabile della Proced – abbiamo così concordato la restituzione delle provvigioni e della merce, ma le restituzioni sono avvenute solo in piccola parte”.

Un grave danno per l’azienda: merce sparita, clienti che hanno mai ricevuto quanto ordinato e provvigioni pagate all’imputato senza un effettiva prestazione, per un danno di quasi ottomila euro.

Manuela Valsecchi