DONATO DURO SULLA GIUNTA,
“GHEZA E VALSECCHI: DIMISSIONI”.
NON SOLO IL BIONE NEL MIRINO

ivano donatoLECCO – “Dimissioni di Gheza e Valsecchi, subito”. Ivano Donato, ex consigliere di Appello per Lecco ora nel gruppo misto, non le manda a dire e interviene a gamba tesa sull’imminente chiusura del centro sportivo Bione. “Il sindaco Virginio Brivio si è speso con un annuncio a dicembre di proroga del contratto, la seconda – spiega -. Per questo viene chiesta la firma da parte del dirigente responsabile (Maria Lombardi) che responsabilmente non firma e successivamente torna a fare il dirigente in un Comune del Lazio. La palla cade a questo punto in mano al segretario generale che altrettanto diligentemente ha, attraverso dalle missive, a firma dello stesso, dato il diniego al rinnovo”.

La domanda è semplice: “La proroga ha a che fare con la mancanza della messa a norma degli impianti? Per altro dell’atto non vi è traccia sul sito comunale. Se è cosi, giustamente, i dirigenti si sono opposti ad apporre una firma su una proroga che di fatto rappresenterebbe un atto ad alto rischio per i cittadini utilizzatori del centro visto la mancanza di strutture a norma. In ogni caso un’azione dirigenziale in totale discordia con quanto era stato annunciato invece del governo politico della città e che mette in luce problematiche interne che l’Amministrazione Brivio, a quanto pare, fatica a gestire”.

“Un danno economico ai lavoratori e all’intero mondo sportivo che frequenta il centro – prosegue -. C’è tutto e di più per chiedere le dimissioni dell’assessore allo Sport Stefano Gheza, che ha concluso nulla in questo anno e mezzo e di Corrado Valsecchi che, come assessore ai Lavori pubblici, non ha saputo portare a casa un adeguato piano di risanamento strutturale del centro e nemmeno ha saputo dialogare, come assessore al Personale con i dirigenti del Comune di Lecco”.

Donato è duro. “Il risultato è una città che fatica a trovarne un’identità e un livello amministrativo degno di tale nome. Un’amministrazione che non trova i soldi per investimenti su centri sportivi e scuole ma pensa ad investimenti pubblici faraonici per un progetto di teleriscaldamento di cui non conosciamo gli effetti sulla salute pubblica”.