MILANO – “Ragioni di sicurezza e ordine pubblico“. Con queste motivazioni il gup ha stabilito che Abderrahim Moutaharrik e sua moglie Salma Bencharki non potranno essere presenti in aula nel processo che li vede accusati di terrorismo internazionale.
Arrestati nella loro abitazione a Lecco prima che partissero con i figli per unirsi alle milizie del califfato islamico, i due giovani marocchini cresciuti e integrati tra Valmadrera e la Valsassina, potranno dunque seguire il processo solamente in videoconferenza dal carcere.
La decisione del gup Alessandra Simion risponde all’istanza presentata dai legali della coppia secondo i quali “non ci sarebbe alcun pericolo, allarme sociale o rischio dalla loro presenza in aula“. L’opinione del magistrato è stata però ben diversa e alla ripresa delle udienze a febbraio Abderrahim e Salma non saranno in Tribunale.