LE RUBANO ASSEGNI IN CASA:
“SPARISCONO” 7.000 EURO,
SOTTO ACCUSA L’EX MARITO

toga-giudiceLECCO – “Ho aperto il cassettone dove tenevo il libretto degli assegni e mi sono resa conto che ne erano stati staccati due, rispettivamente di 4.500 e di 2.500 euro, ma non ero assolutamente stata io”. Questa la brutta sventura capitata nel febbraio del 2011 alla signora Dell’Oro, che dopo essersi separata molti anni prima dal marito, viveva con la madre prima che questa morisse, lasciandola sola nell’appartamento che avevano in affitto, per pagare il quale si avvaleva del libretto degli assegni.

“Subito ho pensato che fosse stato mio marito – D. L. ora imputato per furto in abitazione e ricettazione – perché era l’unico ad avere le chiavi casa mia. Sono corsa in banca e sono riuscita a bloccare l’assegno di 4.500 euro, l’altro no perché era già stato incassato. Pochi giorni dopo ho ricevuto una telefonata estremamente minacciosa da un uomoD. D. G. intestatario dell’assegno bloccato e coimputato in questo processo – che voleva avere i suoi soldi”.

Dopo questo episodio la donna, terrorizzata, si è rivolta ai Carabinieri, ha cambiato la serratura di casa e ha chiesto il divorzio.

A maggio gli avvocati dei due imputati potranno esaminare i propri testi e i propri clienti.

M. V.

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