BETULLE/”LIBERAZIONE” DEI CERVI
SOSPESA. CRONACA E IMMAGINI
DELLA GIORNATA DI SCONTRO

cervi-betulle-polizia-provinciale-freccia-45-8MARGNO – È un armistizio quello ottenuto oggi dagli animalisti in favore dei cervi delle Betulle. Dopo la morte negli ultimi mesi di due animali, un’indagine del Corpo Forestale dello Stato, numerosi dubbi e altrettante incongruenze, documenti pubblici irreperibili e responsabilità mai identificate, questa volta l’intricata vicenda dell’area protetta ai Piani delle Betulle ha visto in campo gli attivisti, a battersi per tenere rinchiusi gli animali, in un controsenso che è solo apparente e che per questo non sorprenderà affatto gli attenti lettori, desiderosi di conoscere la verità su questo scandalo tutto valsassinese.

Quattro cervi da salvare. Protagonisti l’associazione animalista Freccia 45, gli agenti della polizia provinciale, e la famiglia di ungulati reduci dal non-parco faunistico delle betulle. Sono le 9.30 quando al recinto di Pra’ Cainarca arrivano i vigili di Villa Locatelli, guidati dalla comandante Raffaella Forni e accompagnati dal veterinario Ats Luciano Riva. Gli attivisti Susanna Chiesa e Luca Difede sono già barricati a difesa del “castello” (anche se appare più come una cattedrale nel deserto) e immediatamente chiedono ai provinciali di rinunciare all’azione.

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