LECCO – “Non votiamo no per far cadere il governo, ma perché secondo noi la riforma è sbagliata”. Si è presentato nel pomeriggio di martedì il comitato “Invece no” formato da alcuni esponenti di centrodestra lecchese che voteranno no al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. “Non abbiamo connotazioni politiche, siamo aperti a tutti coloro che giudicano negativamente questa riforma” spiega il consigliere provinciale Mattia Micheli.
Al gruppo hanno aderito tre sindaci, ovvero Matteo Manzoni (Crandola Valsassina), Pietro Pensa (Esino Lario), Patrizio Sidoti (Annone Brianza), oltre al vicesindaco di Merate Massimiliano Vivenzio, ma anche alcuni assessori, come Roberta Agostoni (Brivio), Gabriella Del Nero (Varenna) e Pierfranco Pandiani (Bellano) e consiglieri comunali.
“Il nostro nome è nato come risposta a ciò che dice il premier Renzi, ovvero Basta un sì. E noi diciamo Invece no – afferma Alberto Andreotti, tra gli esponenti del comitato -. Non si risolvono i problemi dell’Italia solamente cambiando la Costituzione”.
Tra gli altri esponenti i consiglieri comunali ci sono Filippo Boscagli (Lecco), Umberto Locatelli (Moggio), Alessandro Milani (Airuno), Antonio Pasquini (Crandola Valsassina) e Andrea Secchi (Olginate), oltre a Chistian Frigerio, Federica Levi, Francesca Maggi, Giuseppe Mambretti, Ermete Ruggiero, Anna Scola e Corrado Sella. Il portavoce del comitato è Carlo Piazza.
Il prossimo appuntamento del comitato sarà il 2 novembre, al centro sociale Pertini di Lecco, per la presentazione del libro “Serve un no”.