L’ANTEPRIMA DI IMMAGIMONDO:
IN MOSTRA ALLA TORRE VISCONTEA
L’IRAN RACCONTATO CON LE FOTO

Da sinistra: Barbara Cattaneo, direttrice polo museale di Villa Manzoni, Francesca Bonacina, vicesindaco di Lecco, Giorgio Redaelli, presidente di Les Cultures, Giorgio Cosulich de Pecine e Giulio Napolitano, curatori della mostra.
Da sinistra: Barbara Cattaneo, direttrice polo museale di Villa Manzoni, Francesca Bonacina, vicesindaco di Lecco, Giorgio Redaelli, presidente di Les Cultures, Giorgio Cosulich de Pecine e Giulio Napolitano, curatori della mostra.

LECCO – Inizia alla grande il festival di Immagimondo, la serie di eventi promossa da Les Cultures, con l’inaugurazione in anteprima una mostra fotografica alla Torre Viscontea.

“Quest’anno siamo giunti alla 19esima edizione – spiega Giorgio Redaelli, presidente di Les Cultures – e abbiamo scelto come filo conduttore della manifestazione l’Iran. Fin dalla sua prima edizione la missione di Immagimondo è stata quella di favorire in tutti i modi l’incontro tra le culture, e l’esposizione ha proprio lo scopo di mostrare un Iran diverso da quello che si è portati a pensare: un Iran moderno”.

“Vogliamo vedere il mondo attraverso lo sguardo di chi lo vive – dice Francesca Bonacina, vicesindaco di Lecco – questo ci dà elementi inediti e aiuta in un meccanismo di rinnovamento del nostro sguardo, che visto il momento storico che ci troviamo a vivere è sicuramente d’aiuto”.

1415iran-2La mostra è stata curata da due fotoreporter professionisti, Giorgio Cosulich de Pecine e Giulio Napolitano, attraverso un progetto portato avanti tramite la piattaforma virtuale di 14&15 mobile photography: chiedendo l’intervento di fotografi da tutto il mondo, selezionati su Instagram. Avendo notato la vivacità di risposta degli iraniani i due fotografi hanno lanciato l’hashtag 1415iran, arrivando in meno di un anno a raccogliere oltre 10.000 immagini, scattate per i social network e realizzate sia da professionisti che da profani.

La mostra mette in risalto proprio queste foto raccontando un Iran diverso da quello che sia è abituati a vedere.

A.G.