NEL “PING PONG” CON VALSECCHI
IL SERVIZIO PASSA A PAOLO TREZZI

Forse rubo ancora del tempo ai lettori e ahimè alle vacanze dell’Assessore del far credere Corrado Valsecchi che facendo uno strappo alla regola ha deciso di rispondere a una mia lettera ma, guardacaso, senza entrare nel merito. Cito infatti le sue precise parole:”Quindi non risponderò nel merito alle elucubrazioni del. sig.Trezzi”.

Sembra come quei testimoni che invitati in Questura per dare la loro versione, si spaventano e dicono di non ricordare più nulla.

Una perdita di tempo.

Ma sono io che devo avere un metro di valutazione novecentesco e ne faccio una questione di etica politica ed invece la (sua) politica è l’arte del tutto è lecito, tutto è possibile, soprattutto se tra un’oliva e una canna da pesca.

Ma credo che rispondere senza dire nulla alla fine non paghi. Sono fedele al detto: “Con il fascino potete cavartela per un quarto d’ora. Poi è meglio che sappiate qualcosa”. Lo prenda come un suggerimento.

E’ serio che uno perchè ha un ampio – o anche moderato – consenso deve essere immune da critiche o, peggio ritenga le critiche illegittime e nemmeno da sollevare?

E mi chiedo quanto questa forma mentis – un po’ da petto in fuori – è pericolosa e condannabile per una qualità civica e politica?

Devo far finta di non ricordare e vedere le farlocche dichiarazioni di un assessore solo perché ha un poco di potere?

E’ colpa mia se non mi fido di quello che dice e vado a verificare i documenti?

brivio baccari bonacina venturini bolognini valsecchi citterioE’ colpa mia se lui prima della campagna elettorale aveva dichiarato – lui, non io – testuali parole “Se ne facciano una ragione ci saremo anche nel 2015, ma di sicuro non alleati con il consigliere Venturini“. Si quel Venturini che oggi fa l’Assessore all’Ambiente della stessa Giunta con Valsecchi. Forse a sua insaputa.

O che durante la stessa campagna elettorale, aveva dichiarato, testuali parole: “Se prendiamo il 10% e almeno 2.500 voti chiederò a Brivio di fare il Vicesindaco, altrimenti non sarò in Giunta”. Ha poi preso invece il 6,60% e 1.312 voti ma, pare, a quelli più attenti che sia entrato in Giunta lo stesso. Forse a sua insaputa anche qui.

E possiamo aggiungerci le promesse elettorali del precedente mandato.

PalaLecco al Bione, Mercato in Centro; più corse degli autobus, Sistemi di trasporto leggeri e sostenibili via terra e via acqua tra Lecco, Mandello, Oggiono; Investimenti su ampliamento del verde cittadini/orti urbani; Promozione e produzione dell’energia rinnovabile; Attivazione sportello anti-usura; Intensificazione strutture alberghiere e esercizi pubblici; Incentivazione attività sportiva in tutte le discipline, in particolare sport di montagna e lago; Sostegno economia locale e certificazioni produttive marchi di tipicità; Nuovo Depuratore.

Una slavina di fallimenti e false promesse e farloccate che dovrebbero azzerare, o ridurre almeno, e di molto, la credibilità. Questo non per cattiveria, solo per informazione.

Non gli resta che prendersi meriti di altri, come appunto per le cose fatte, come con l’ex Assessore Francesca Rota, evidenti sulla cartolina distribuita in piazza l’altro giorno.

Infine per quanto riguarda “la proposta dell’iniziativa a favore della disabilità nei parchi pubblici interamente finanziata da Trezzi” è un poco diverso, pensavo avesse capito, faceva movimenti con la testa che ho creduto fossero di assenso, ma forse era un abbiocco.

Serviva un progetto del Comune diffuso ed esecutivo che pemettesse, tra le altre, a Enel spa e Geox spa di indirizzare parte delle loro risorse di beneficenza del Bilancio sociale, attraverso PlanBee, per dotare i parchi cittadini di altalene per disabilità o giochi inclusivi. Io ne avrei comprata una di queste ad integrazione. Un’altalena sola non aveva così senso. L’Assessore non raccolse l’offerta. Forse perché non poteva metterci il logo di Appello per Lecco.

Ho destinato, parte di quei soldi, ad un altro progetto del Comune.

L’assessore Valsecchi evidentemente ci tiene e a far pagare i giochi dei parchi ai cittadini di Lecco.

L’umiliazione della verità comincia sempre dai gradini più bassi. E c’è chi politicamente ne ha già scesi parecchi.

Paolo Trezzi

 

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