COMMENTO/COME SAN TOMMASO:
PERCHÈ (PER ORA) NON CREDIAMO
NELLA NUOVA SOCIETÀ BLUCELESTE

salvatore trunfio sandro meregalli“Siamo come San Tommaso, finché non tocchiamo non crediamo”. Per questo per ora pare difficile affidarsi alle parole di Sandro Meregalli, Salvatore Trunfio e Carmine Palumbo. Non perché uno è comasco e gli altri due di origine meridionale. Non perché cercando su Google il nome del presidente della Mediastar International esce un deferimento di un anno nel 2014 per aver preso soldi dai genitori di un giocatore cercando di svincolarlo da una società, per poi mandarlo in un club (rivelatosi inesistente) in Germania. E nemmeno per il progetto fallito al Modena, che si scopre sempre cercando notizie su internet.

Solo per un motivo non ci ‘fidiamo’ ancora di questa nuova società. “Vogliamo fare tutto nella trasparenza” ha spiegato Meregalli. Colui che, però, nell’ultimo mese ha più volte lanciato il sasso nascondendo la mano. Prima due comunicati che indicavano come già conclusa una trattativa – poi non andata in porto – senza mai indicare i nomi degli acquirenti. E oggi, ancora, l’abbozzo di un progetto, senza però mai dire il nome di chi metterà realmente i soldi.

Nulla di personale con nessuno dei tre, ma prima di fare ponti d’oro la città vuole vedere i risultati. In primo luogo l’iscrizione al campionato di serie D confermata dalla Federazione, poi la costruzione della squadra e la creazione di una società stabile con un settore giovanile. Solo allora arriverà la fiducia. Prima però non ci si lamenti se noi ci comportiamo come quell’apostolo che volle toccare con mano.

Fabio Landrini