LECCO – A due anni dall’inizio dei lavori, è stato finalmente “installato” l’Osservatorio Alpinistico Lecchese, che occuperà uno spazio permanente al terzo piano del Palazzo delle Paure e sarà inaugurato domenica. L’iniziativa è stata portata avanti, nonostante le molte peripezie, con il contributo del Comune di Lecco, Regione Lombardia, Camera di Commercio e della Comunità Montana del Lario Orientale, rappresentate dal primo cittadino Virginio Brivio e le assessore al turismo Francesca Bonacina e alla cultura Simona Piazza, l’assessore regionale allo sport Antonio Rossi e ancora Daniele Riva e Carlo Greppi.
“Il progetto deriva da un’idea nata con EXPO 2015 – spiega Riva – nella rassegna ‘La città del Manzoni‘ e con il sostegno di EcoSmartLand, purtroppo non è stato semplice fare sintesi, nè tanto meno fornire un quadro complessivo della storia dell’alpinismo locale e con ciò sono giustificati i ritardi nei tempi”. Un esempio di interdisciplinarità e team working, collaborazione tra assessorati differenti nella creazione di un’offerta museale data da un percorso multimediale e interattivo, si segna con questa installazione la fine dell’era dello spettatore passivo, come ha spiegato l’assessore Piazza.
L’entrata dell’Osservatorio è stata incorniciata dalle opere artistiche di Giansisto Gasparini e Bruno Biffi, che accompagnano e ridimensionano lo spazio in un contesto come quello del Palazzo Paure, riservato appunto all’arte. Quale forma d’arte migliore della natura? Nel caso specifico delle nostre montagne, come ricorda Antonio Rossi “Regione Lombardia ha a cuore il progetto così come tiene alle montagne, che costituiscono ben il 40% del suolo lombardo“.
Far conoscere le montagne per farle vivere è la questione focale, portata avanti anche da due iniziative collaterali: il 1° luglio la mostra a Palazzo Bovara per i 70 anni dei Ragni; il 14 luglio il ricordo di Lorenzo Mazzoleni a Palazzo Paure.
Il sopralluogo all’Osservatorio è stato guidato dai curatori dell’esposizione Nicolangelo De Bellis per HGV, Serafino Ripamonti e Pietro Corti; in via ufficiale l’apertura dell’O.A.L. avverrà domenica alle 18:30.
La combinazione tra tecnologia e storia è quanto rende vincente il progetto, immersi nella legittima esaltazione del patrimonio locale e immancabile stimolo per tutti i visitatori a vivere poi in prima persona le meraviglie esposte, perchè come diceva Riccardo Cassin “chi più in alto sale, più lontano vede“.
Martina Panzeri
