CONFINDUSTRIA, SI CAMBIA:
GALBUSERA NUOVA PRESIDENTE

cristina galbuseraLECCO – Nuovo leader a Confindustria Lecco e Sondrio. Come previsto Cristina Galbusera, ex presidente degli imprenditori valtellinesi, diventa  numero uno della nuova associazione nata ufficialmente lo scorso anno. La titolare della nota azienda dolciaria prende il posto di Giovanni Maggi, capo dei lecchesi per quattro anni, che ha tenuto la carica dal 2011 al 2015, prolungandola di un anno a seguito della fusione.

“Crescere deve essere la nostra ossessione – afferma la nuova presidente – ed è da qui che dobbiamo farci guidare nella nostra attività quotidiana per contribuire a rilanciare lo sviluppo delle due province. I nostri territori sono particolarmente vitali dove piccole, medie e grandi imprese hanno sorretto la stabilità economica e sociale anche negli ultimi anni difficili. La densità imprenditoriale è molto alta: a fine dicembre 2015 il numero delle aziende attive del manifatturiero corrispondeva al 14,1%. Secondo i dati del 2014 le imprese di questo settore, asse portante della nostra economia, hanno dato un contributo al valore aggiunto delle due province del 29,1%. Questo mentre la media regionale si è attestata al 22,2% e il dato nazionale al 18,6%. Confindustria Lecco e Sondrio, con le sue circa 800 imprese per un totale di 36mila addetti, ha ulteriormente consolidato la sua forza di rappresentanza e la sua reputazione, anche grazie alla capacità di portare avanti il progetto di aggregazione”.

Galbusera parla anche dello sviluppo delle infrastrutture, fondamentale per le due province lombarde. “Nello specifico la Valtellina dipende dalla Statale 36, a oggi unica via di accesso. Il traforo del Mortirolo poi è stato indicato, non solo da noi, come una soluzione efficace per unire la Valtellina e la Valcamonica. So che le istituzioni sono sensibili al tema e stanno facendo alcune riflessioni. Come accade poi per le grandi metropoli europee è vitale che ci sia una forte interconnessione con Milano con aree che vanno ben al di là della cintura della città, attraverso un’estensione della rete metropolitana da sviluppare fino ai centri limitrofi. Per Lecco significherebbe molto , anche in termini di alleggerimento della Statale 36, potersi collegare direttamente con la metropoli”.

giovanni maggiNel corso dell’assemblea generale Maggi traccia un bilancio dei sui cinque anni alla guida dell’associazione provinciale degli imprenditori, che si è unita con Sondrio lo scorso anno. Nell’aula magna del campus lecchese del Politecnico l’ormai ex leader degli industriali lascia la presidenza ricordando cosa è stato fatto e cosa si dovrà fare in futuro. “Sulle aree vaste rischiamo molto: con l’avvento della città metropolitana Lecco potrebbe rimanere emarginata – spiega –. Siamo già un territorio periferico che rischia di indebolirsi. Per me quindi la migliore aggregazione possibile resta un’area che comprenda Como e la Brianza. È un obiettivo molto importante, più ancora dell’aggregazione delle Camere di Commercio. In questo caso però dovremmo accorparci a Como. Sondrio invece è riuscita a garantirsi un’autonomia. In ogni caso Confindustria deve essere opinion leader in queste iniziative. E ricordiamoci anche che abbiamo anche vinto una battaglia alla proprio all’ente camerale. Per questo voglio ringraziare i vertici di Confcommercio Lecco e Wolfango Pirelli, segretario provinciale di Cgil, che hanno lottato insieme a noi”. Una frecciata all’ex presidente di via Tonale Vico Valassi, vincitore alle urne ma rimosso dal Tar. E proprio lo storico “sovrano” della Camera di commercio lecchese è assente eccellente all’assemblea di Confindustria: nella sala dell’università da lui fortemente voluta infatti arrivano praticamente tutti i rappresentanti delle istituzioni del territorio, tranne il costruttore.

A omaggiare Cristina Galbusera, la nuova presidente di Confidustria Lecco e Sondrio, arriva anche il leader nazionale Vincenzo Boccia. “Prima ci bastava essere competitivi, ora si punta sempre più all’eccellenza – spiega il numero uno di viale dell’Astronomia –. Dobbiamo avere la capacità di usare le risorse che abbiamo per crescere. Bisogna stimolare produttività, investimenti privati e pubblici. Ma soprattutto Confidustria deve essere equidistante dai partiti”.

Nel corso dell’assemblea sono stati premiati otto industriali del lecchesi e valtellinesi per il lavoro fatto negli ultimi decenni.

confindustria lecco premiati