MERCATO EUROPEO, CIRESA:
“SE PROPRIO SI DEVE FARE,
VALUTATE LE CONSEGUENZE”

LECCO – Nello scorso week end il lungolago di Lecco è stato invaso dalla bancarelle del Mercato Europeo. Un evento che ha richiamato numerose persone. Ma al di là dei prezzi elevati rilevati da qualche avventore e della qualità delle merci esposte (oltre che della loro reale provenienza) a far discutere è la manifestazione in sé, collocazione compresa.

CIRESA PEPPINO“Come Confcommercio Lecco continuiamo a essere fortemente critici rispetto a questa manifestazione che di fatto promuove e dà spazio a chi non è del territorio, danneggiando gli operatori lecchesi ambulanti ma anche negozi ed esercizi del centro – spiega il presidente di Confcommercio Lecco, Peppino Ciresa – Restiamo dell’idea che non si promuove di certo in questo modo l’arrivo di visitatori dai territori limitrofi e che la città avrebbe bisogno di ben altro per attrarre potenziali turisti. Ma oltre al merito di questa kermesse contestiamo quella che è la collocazione temporale. Non è possibile farla coincidere sempre con la Festa della Mamma! Questa è una cosa che riteniamo inaccettabile e quasi provocatoria. Anche quest’anno i  nostri fioristi lecchesi sono stati fortemente penalizzati e danneggiati da questo Mercato Europeo. E’ così che si pensa di promuovere il territorio e di difendere chi dà lavoro qui a Lecco? Ecco perché oltre a tenere in considerazione le nostre osservazioni sulla bontà della manifestazione chiediamo che come minimo il Comune valuti l’ipotesi o di realizzarla ogni due anni oppure di ospitarla in un week-end diverso del mese di maggio”.