I VIGILI AVRANNO LE PISTOLE
IL CENTROSINISTRA VOTA
PER GLI SCERIFFI IN CITTÀ

polizia-locale-pistola-2LECCO – Gli agenti di polizia locale di Lecco avranno le pistole in dotazione. Lo ha deciso il consiglio comunale dopo oltre due ore di discussione. A nulla è servita la richiesta di Lega nord ed Ncd di rimandare la votazione e, successivamente, di attuare una fase di sperimentazione che coinvolga otto agenti in due anni. Il nuovo regolamento passa con il voto compatto di Pd, Appello per Lecco e  Vivere Lecco; solo Bruno Biagi e Stefano Angelibusi (Pd) si astengono. Anche la Lega sceglie l’astensione mentre voto contrario hanno espresso tutti gli altri consiglieri di minoranza.

Francesca Bonacina vicesindaco 3Francesca Bonacina,  assessore alla Polizia Locale apre la questione. “C’è da rifare il regolamento tenendo conto di norme nazionali e regionali – spiega -. Teniamo presente che tutti i vigili sono agenti ausiliari di pubblica sicurezza, tranne uno. Per cui tutti possono utilizzare le armi. È vero poi che abbiamo un problema di organico, ma con solo 40mila euro non possiamo aumentarlo”. Il sindaco Virginio Brivio rafforza l’idea: “È opportuno dare uno strumento di autotutela in più a chi opera per la sicurezza. Ci sono dei momenti in cui è il nostro Corpo a dare una mano notevole alle forze dell’ordine. Non vogliamo aggiungere compiti alla polizia locale, ma ci sono servizi, come quello di sabato durante la manifestazione a Pescarenico, in cui poliziotti e carabinieri sono dotati di ogni strumento per la propria sicurezza, mentre i nostri agenti non hanno nulla. Ripeto, non vogliamo aggiungere compiti, ma quando serve i nostri agenti devono avere ogni dotazione. I tempi sono cambiati“.

Dario Spreafico 4 Vivere leccoLa maggioranza, compatta, è a favore delle pistole ai ghisa. Andrea Frigerio (Pd) ricorda che “il 90% dei Comuni ha dotato i propri vigili di armi. La cosa importante – prosegue – è rafforzare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini, che spesso è diversa da quella reale”. Gianluca Corti (Appello per Lecco) dichiara che “oggi il ruolo degli agenti non è più quello di 40 anni fa”, mentre Dario Spreafico (Vivere Lecco) denuncia “un disarmo della polizia locale perché in caso di pronto intervento non sempre gli uomini hanno una dotazione sufficiente”.

Stefano Parolari Lega nordDall’altra parte c’è la Lega nord. “Dalla seconda guerra mondiale in poi non era mai stato armato il Corpo cittadino – spiega Stefano Parolari – e l’ultimo regolamento è stato approvato da un commissario prefettizio, non dal consiglio comunale”. “La pistola è un deterrente, è vero – ribadisce il capogruppo del Carroccio Cinzia Bettega -, ma la questione è stata gestita molto male e senza la condivisione degli agenti“.

Filippo Boscagli (Ncd) si dice “non contrario alle armi in questo caso, specie se dà lavoro anche alla Fiocchi munizioni, ma serve molto più una maggiore presenza di vigili in città e nei rioni. Si parla di potenziare i vari Corpi in vista di eventuali attacchi terroristici, ma non penso proprio che in caso di atti del genere il deterrente siano i nostri vigili con le pistole”.

Alberto Anghileri (Con la sinistra cambia Lecco) si dice totalmente contrario “soprattutto perché saranno spesi ben 40mila euro“, Massimo Riva (Movimento 5 stelle) “serve maggiore presenza degli agenti sul territorio”.