MILANO – Ancora uno scandalo nel mondo della sanità lombarda, inscindibile dalla politica. Ventun’arresti tra cui undici funzionari pubblici, il nome più grosso è quello del leghista Fabio Rizzi, padre della riforma sanitaria appena varata.
I Carabinieri sono arrivati in Regione questa mattina, mentre era in corso la commemorazione delle vittime delle forze dell’ordine, e si sono diretti nell’ufficio di Fabio Rizzi, ex senatore, padre della neonata riforma lombarda della sanità nonché plenipotenziario del governatore Maroni.
L’inchiesta Smile ruota attorno a un gruppo imprenditoriale accusato di aver corrotto funzionari pubblici per “truccare” l’aggiudicazione di appalti pubblici di diverse aziende ospedaliere per la gestione di servizi odontoiatrici.
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