COME SARÀ LECCO NEL 2020
IL SINDACO BRIVIO PRESENTA
GLI OBIETTIVI PER IL FUTURO

Virginio Brivio bis sindaco fascia 5LECCO – “Oltre la crisi, lavoriamo per cambiare passo” è il titolo del documento presentato questa sera durante il consiglio comunale da Virginio Brivio, con il quale il primo cittadino ha illustrato le linee programmatiche di mandato che dovranno caratterizzare l’azione politica e amministrativa della maggioranza per il quinquennio 2015-2020. “Il mio intervento richiama un quadro di riferimento all’interno del quale dovranno collocarsi le scelte e le iniziative dell’amministrazione – spiega il sindaco – e parte dal presupposto che bisogna cominciare dalle cose concrete, per legare il particolare alla visione di insieme. Il disegno per il futuro della nostra città è che si arricchisca con opere e progetti grandiosi che adesso si possono immaginare grazie alla consapevolezza che il patto di instabilità si è allentato e consente maggiori investimenti”.

La riflessione di Brivio prende spunto dall’ormai evidente e inevitabile processo di smantellamento di Lecco come Provincia: “La decadenza dell’ente Provincia ci obbliga a porci il problema di tenere viva la specificità del nostro territorio e soprattutto l’erogazione dei servizi ai cittadini. Nel farlo dobbiamo ragionare in termini di opportunità complessive, tenendo conto dei confini esterni al nostro territorio, cercando di evitare il rischio che ci riducano a espressione geografica”. Proprio per rispondere a queste nuove sfide che si propongono a Lecco per la sua dimensione di capoluogo, “abbiamo proceduto ad un’efficace riorganizzazione della macchina comunale – prosegue il sindaco – è stato un percorso lungo e faticoso, ma condotto in tempi ragionevoli e con risultati soddisfacenti, che consentiranno di calibrare meglio uffici e risorse umane e di evitare che le singole ripartizioni lavorino per compartimenti stagni bensì all’insegna dell’armonia operativa”.

lecco comune palazzo bovara municipioIl primo cittadino ha chiaramente indicato il segno entro il quale dovranno muoversi le politiche dei prossimi anni: “Rivitalizzare il rapporto tra pubblico e privato: il profilo della cultura ad esempio, con mancanza di cinema, librerie e altri spazi che è lamentata, non è proprio lo spazio ideale per un’azione privata? – si chiede Brivio – Così come lo è il settore del welfare: dobbiamo aggiornare i modelli, mettere in rete i servizi sovra-comunali, tenendo presente che la programmazione non ha più come confine la realtà del comune, nell’ottica che lo schema pubblico/privato va potenziato e incentivato. Siamo davanti ad una domanda sociale diffusa e inedita, che ci dà la possibilità di farci promotori del rilancio di un umanesimo che restituisca un’anima e un ruolo alla persona e il patrimonio progettuale costituito da queste linee guida vuole essere un ponte concreto per stimolare la collaborazione. Ci vuole lungimiranza e coraggio in questo cammino che deve essere di costruzione del futuro e non di mantenimento dello status quo”.

A proposito di stato dell’arte il primo cittadino non poteva non tenere conto delle opere incompiute che si sono trascinate nel precedente mandato: “Piazza Affari, il Bione, la situazione dei posteggi, l’ostello e il depuratore… ma anche il nuovo fiore all’occhiello rappresentato dall’università. Il Politecnico deve essere un cardine: per gli studenti, per la sperimentazione, per l’integrazione con la città, il quale deve essere in rapporto di continuità con la scuola: un ambito di intervento che sarà sicuramente privilegiato. Expo ha mostrato quale sono le opportunità di un territorio come il nostro – conclude Brivio – che dobbiamo valorizzare, investendo su habitat e turismo”.

lecco consiglio comunale bandiereDi fronte al documento che traccia le linee programmatiche della seconda amministrazione guidata da Virginio Brivio le reazioni tra i consiglieri anche di minoranza sono di sostanziale accoglimento. Il testo non manca però di sollevare riflessioni sulle prospettive future, e sull’effettiva realizzabilità delle intenzioni messe nero su bianco. Alberto Anghileri di Con la sinistra cambia Lecco pone ad esempio l’attenzione sul processo di indebolimento dei territori avviato dalla regione Lombardia. Permettendo infatti che i diversi enti confluiscano in modo eterogeneo una volta con Como, un’altra con Bergamo, o in altro caso con Monza, i legami di un territorio ne possono uscire solo indeboliti.

“Favorevolmente impressionato” si dice Massimo Riva, esponente 5 Stelle, che nota come “il contributo 5 stelle dato ai programmi elettorali sia stato il larga parte ripreso soprattutto per quanto riguarda le politiche energetiche e ambientali”.

Cinzia Bettega Lega nordPiù critica la capogruppo della Lega Nord Cinzia Bettega, che mostra la propria delusione nel leggere un testo a suo dire pieno di buone intenzioni ma nient’affatto capace di scendere nello specifico. “Abbiamo letto pagine di stretta marca burocratica che non scaldano i cuori – debutta Bettega -. Il riferimento al tempo nei discorsi della maggioranza è un segnale della vostra difficoltà, di incertezza e indecisione. In questo modo il precedente mandato appare come cinque anni persi per la città. Avete predisposto un documento ripetitivo e vago. Ci sono affermazioni e priorità a volte condivisibili, ma del tutto generiche, svincolate da scadenze temporali. Eppure queste sarebbero le linee programmatiche per il futuro, le vostre promesse ai cittadini, e dovevano essere molto più precise. La riorganizzazione dei settori comunali non può essere un obbiettivo, dovrebbe invece essere il mezzo per raggiungere gli obbiettivi. Mancano poi del tutto i progetti, gli elenchi, i dettagli. Avete preparato tante etichette per dei contenitori vuoti. Aspetteremo di scoprire se in questi contenitori ci saranno anche contenuti”.

 

M.V. – C.C.