STORIE DELLA LINGUA ITALIANA
CHECCO E IL RIPASSO DEL LATINO

quo-vado-checco-zaloneDopo lo straordinario successo del nuovo film di Checco Zalone, “Quo Vado?”, che nei primi cinque giorni di proiezione ha incassato 37.231.017 euro, resta una sola perplessità da risolvere: che cosa significa ‘Quo vado?’

Quo, del quale avevamo già parlato qualche puntata fa in merito alle festività natalizie, dopo aver perso la gara con i fratelli paperi per aggiudicarsi il regalo di Babbo Natale, inizia a redigere un piano per andarsene da Paperoli in cerca di fortuna. La crisi si fa sentire, le prospettive di futuro per tre paperi diminuiscono e Quo decide di provare a trasferirsi altrove per realizzare il suo sogno: diventare una star del cinema.

Lascia un biglietto di addio ai fratelli, nel quale cita:
Fratelli miei,
ho deciso di rincorrere il mio sogno e cercare fortuna a Paperwood, ci vediamo presto.
Ora Vado, QUO“.

QUOL’ambiente a Paperhood è molto ostile e la gavetta difficile, ma Quo cerca di affrontare le sfide che gli si ripropongono in attesa della grande proposta di lavoro, la grande offerta che gli cambierà la vita, per poi tornare vincente dai suoi fratelli paperi. Purtroppo Quo rifiuta alcune piccole parti, in cerca di sceneggiature più convincenti e rinomate, le quali non gli si ripresenteranno più a seguito dei primi rifiuti, e a malincuore dovrà tornare a casa senza futuro e senza soldi.

I soldi sono spesso al centro dei racconti di Checco Zalone e così pure la ricerca di fortuna, ma quale era il titolo della sua ultima opera? “Quo vado”, non “Vado, Quo”. Quo può quindi ritenersi fortunato e restare a Paperoli, mantenendo il proprio ruolo nelle Giovani Marmotte, senza tentare la fortuna altrove, ma a cosa si è ispirato Zalone?

Ebbene Checco ha preso ispirazione dalla celebre locuzione latina enunciata da San Pietro, il quale mentre scappava, durante la persecuzione dei cristiani ordinata dall’imperatore Nerone, vide apparire Gesù che camminava nella direzione opposta, verso la città e gli disse “Quo vadis, domine?” (Dove vai, Signore?) e Gesù lo invitò a tornare a Roma e accettare il martirio.

San Pietro accettò il martirio e si ripresentò a Roma, mentre Checco cosa vuole significare con il suo ‘Quo Vado’?

Checco ha un unico sogno: il posto fisso, e farà di tutto per mantenerlo. A questo si appella la provocatoria declinazione alla prima persona singolare del verbo, ‘Dove vado?’ Tanto si sa, Checco è pronto a tutto pur di tenersi il posto.

Non teme il freddo, né il caldo, né gli ambienti ostili, nulla può scuotere uno statale dalla sua poltrona. Checco inscena un parallelismo tra la richiesta di Cristo a San Pietro di accettare il martirio, con quella della dottoressa Sironi, impiegata dal ministero allo scopo di far abdicare Checco, con qualsivoglia indennizzo o proposta stravolgente.

Così come Pietro accetta il martirio, Checco accetta stoicamente qualsiasi mansione gli venga richiesta, piuttosto che condannarsi alla crocifissione del posto dipendente privato.

Martina Panzeri

 

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