I MARÒ DELLA DISCORDIA.
E IL CASO LECCHESE FINISCE
SULLA STAMPA NAZIONALE

lecco marò (2) marchio arroganteLECCO – Una città così divisa la si era vista poche altre volte. Il caso dell’agenzia lecchese che si rifiuta di assumere personale indiano finché i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non saranno liberati ha aperto un dibattito molto acceso, nel quale anche il sindaco Virginio Brivio ha voluto dire la sua.

Che la notizia fosse “grossa” era chiaro fin da subito. Che fosse destinata a travalicare i ristretti confini lecchesi era altrettanto evidente. Ma il riscontro che il caso ha avuto sulla stampa nazionale era difficilmente pronosticabile. Già nella giornata di sabato, a poca distanza dall’uscita della nostra notizia esclusiva, il fatto era stato ripreso dalla versione online de la Repubblica, che ne ha parlato sia nell’edizione milanese del giornale sia in quella nazionale, e dal quotidiano lombardo Il Giorno.

Dopodiché si è innestato il meccanismo che ha portato alla viralità della notizia, che è stata ripresa dal quotidiano napoletano Il Mattino, dal giornale veneto Il Gazzettino, dal Corriere Adriatico, da Leggo, da Fanpage, da Yahoo! Notizie, da Blitz Quotidiano, da Articolo 3, da Direttanews e da molti altri ancora. Su Facebook – il social principe della viralità – la nostra notizia è stata condivisa dalle popolarissime pagine “I Marò e altre creature leggendarie” e “Ah ma non è Lercio“.

Insomma: anche Lecco sa come far parlare di sé. Anche se preferiremmo sempre che fossero altri i motivi per cui la nostra città finisce sui media nazionali…

M.C.

 

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