L’URLO: CONTRO I TECNOCRATI
“OGNUNO FACCIA IL SUO MESTIERE”

E’ ora che i direttori della associazioni di categoria tornino a fare il loro mestiere che non è scegliere il sindaco di Lecco nè il presidente della Camera di Commercio, bensì di garantire ai propri associati servizi sempre migliori a costi sempre inferiori seguendo le direttive di chi ha la rappresentanza.

La bocciatura è stata sonora nelle ultime settimane, i direttori dei commercianti e degli industriali, Alberto Riva e Giulio Sirtori, che avevano studiato una strategia che avrebbe dovuto portare un rappresentante dei primi, Alberto Negrini, a diventare sindaco di Lecco e dei secondi, Giovanni Maggi, alla guida della Camera di Commercio, sono stati sconfitti da Virginio Brivio, confermato sindaco, e da Vico Valassi, presidente CCIAA.

Un doppio, salutare, ceffone, perché la confusione dei ruoli è il segno di un sistema che non funziona.

L’evidenza è che alcune associazioni di categoria hanno dei direttori che confondono il loro ruolo tecnico manageriale con quello politico rappresentativo, si sentono i moderni ”Richelieu” senza averne titoli e capacità.

Guardando da questa prospettiva, si capisce perché il sistema Lecco arranca.

Fortunatamente non tutti i direttori si comportano così, nella maggioranza della categorie questo errore non viene fatto.

Di chi la colpa, allora? Di chi accaparra responsabilità non sue, e ancor più di chi lascia che questo venga fatto: presidenti e giunte. L’errore di commercianti e industriali è aver cercato la via più facile, aver ascoltato le sirene che dicevano “fai come ti dico io, ci penso io a farti vincere”. E come volevasi dimostrare, la strada più comoda ha portato al disastro.

Forse, partendo dalle fondamenta, si può realizzare un cambiamento reale.

Perché in Giunta camerale non vanno gli imprenditori anziché i direttori? Già questo sarebbe un bel ridimensionamento della lobby tecnocrate che a Lecco come in Europa cerca di decidere per tutti, realizzando rendite nella stanze più nascoste dei palazzi.

Victoria Victrix