CASO SORRENTINO-CASTAGNA,
SENTITO ANCORA FISCHETTI

SORRENTINO SGCLECCO – Si riparte da dove avevano interrotto la precedente udienza quando in aula c’era Gerardo Fischetti, maresciallo della Polizia tributaria della Guardia di Finanza, chiamato a testimoniare nel processo a carico dell’odontotecnico Francesco Sorrentino e del geometra Maurizio Castagna, direttore dell’Ufficio Edilizia Privata del Comune di Lecco – accusati rispettivamente di concussione e concorso in concussione per la nota vicenda della pratica edilizia “sbloccata” secondo un cittadino grazie a una tangente.

Oggi, giovedì 11 giugno davanti alla composizione collegiale presieduta dal giudice Enrico Manzi, Fischetti ha continuato la sua deposizione. Prima di iniziare, però, l’avvocato Rigamonti che difende il Comune di Lecco ha fatto mettere agli atti che l’amministrazione rinuncia all’azione di risarcimento nei confronti di Francesco Sorrentino. Poi è l’avvocato Stefano Pellizzari a porre delle domande al teste tra le quali queste: quali rapporti c’erano tra Sorrentino e Castagna? Dopo Metastasi ha detto che il traffico telefonico si era ridotto del 25% ma si riferiva alle telefonate in generale tra Sorrentino e Castagna o solo quelle con una rilevanza nel processo? Sui rapporti Fischetti ha detto che i due si scambiavano reciproci favori: “Castagna agevola Sorrentino dandogli informazioni in relazione ad alcune pratiche a sua conoscenza, come la ats10, dato emerso emerso nel corso intercettazioni telefoniche”. Per quanto il calo di traffico telefonico il maresciallo dice che è stato misurato su tutte le telefonate.

Per la difesa di Castagna in aula l’avvocato Marilena Guglielmana che ha chiesto al teste di chiarire i rapporti tra Rota e Castagna e se c’erano mai stati contatti diretti. Il maresciallo risponde che la sua fonte è Rota e che dalle indagini svolte questo non emerge.