TRAGEDIE DEL MEDITERRANEO:
AL LAVELLO DI CALOLZIO
PER RIFLETTERE SUI MIGRANTI

calolzio migranti 2CALOLZIOCORTE – Si è svolto ieri a Lavello, un evento organizzato dal Partito Democratico Calolziese, che ha visto in prima fila il Segretario Cittadino Roberto Monteleone, Donata Tentori e Laura Citante, per spiegare alla Cittadinanza, i problemi migranti nel nostro Paese.

In una cornice che ricostruiva la Tragedia del Mare, l’evento che ha trovato molta partecipazione, dove anche tanti bambini con i loro genitori, si sono fermati a realizzare piccole barchette in carta, in memoria dei tanti bambini e non solo, ancora in fondo al mare, si è discusso di politiche migranti.

Non lasciano poi spazio a interpretazioni, le parole del Segretario Roberto Monteleone: “La propaganda della Lega è inaccettabile, dopo 20anni di governi di cui la stessa Lega Nord ne faceva parte, 20anni senza alcuna seria politica per affrontare i problemi migranti….solo propaganda….spetta ora al governo Renzi affrontare il problema alla radice, questo è quanto il PD Nazionale sta facendo in Europa e il PD Calolziese manifesta per non abbassare la guardia.”

Il segretario ripercorre poi la politica Europea che il governo Renzi sta affrontando, secondo il quale solo intervenendo decisamente in Europa si può risolvere un problema di tale portata.

I 28 Ministri degli Esteri e della Difesa dell’Ue hanno dato l’ok alla missione di contrasto al traffico dei migranti nel Mediterraneo, che prevede il dispiegamento di mezzi navali e aerei europei al largo della Libia, e operazioni per la cattura e il sequestro dei barconi.

L’Alto Rappresentante Federica Mogherini tenta con forza di portare avanti il piano elaborato sul problema del’immigrazione.

calolzio migrantiI punti salienti della strategia 

Quattro i pilastri su cui si fonda la strategia:

1. aiuto ai Paesi di origine e transito dei migranti;

2. controllo delle frontiere a sud della Libia e nei paesi limitrofi;

3. missioni di sicurezza e difesa contro trafficanti e scafisti;

4. infine, il più controverso, l’obbligatorietà della suddivisione dei profughi in base ad un meccanismo di quote.

Per gli aiuti ai Paesi terzi e per il controllo delle frontiere, con interventi sulle infrastrutture per metterle in sicurezza, “non ci sono problemi di soldi”, indicano fonti europee, visto che l’Europa è il primo donatore mondiale e può attingere ad un budget di circa 20 miliardi per cooperazione e sviluppo. Ma la questione politica è la loro destinazione.

Quote da 5mila a 20mila – Grazie ad esso, la Commissione potrà mettere la questione delle quote su una ‘corsia preferenziale’, e il Consiglio dovrà approvarla a maggioranza, quindi il veto di alcuni non basterà a bloccare il provvedimento fortemente voluto dal presidente Jean Claude Juncker. Secondo Bruxelles, la valutazione d’emergenza già esiste, “perché sono i numeri a dirlo”.