L’URLO: “LA LEGA A LECCO
HA PERSO IL TRENO”

URLOGuardavo il comizio di Matteo Salvini sabato scorso a Lecco: piazza piena, pochi lecchesi, molti “stranieri”, ma certamente tanto entusiasmo.

Guardavo e riflettevo: chissà se gli esponenti locali della Lega hanno capito l’occasione che hanno perso non accettando, per la prima volta a Lecco, di assumere il diritto-dovere della leadership del centro destra favorendo la spaccatura con l’NCD e, soprattutto, non esprimendo il candidato sindaco?

Salvini che nella Lega sta accettando di tutto e di più, senza, peraltro chiedere ai nuovi arrivati (in gran parte riciclati da altri partiti) di fare il percorso fino a pochi mesi fa d’obbligo nel partito creato da Umberto Bossi (prima Sostenitore poi Militante), avrebbe potuto alzare il telefono, chiamare Lorenzo Bodega e riportarlo in seno al suo movimento ponendo così le basi per una vittoria che avrebbe potuto ottener anche al primo turno.

La Lega non ha voluto ricucire né con NCD, con cui governa in Regione Lombardia, né con Bodega che alla fine è un vero legista, ha preferito l’alleanza con una Forza Italia del tutto screditata a livello nazionale ed ancor più a livello locale, e di accettare un candidato sindaco esterno proveniente dalla lista civica di centro sinistra, Appello per Lecco. Un vero mistero.

Quando passa un treno e lo perdi, puoi anche sperare che ne passi subito un altro anche se sai che difficilmente tornerà.

Il treno a Lecco lo hanno perso gli esponenti di spicco della Lega, a partire dal segretario cittadino, Emanuele Mauri, per passare al capogruppo consiliare uscente, Cinzia Bettega, esattamente l’opposto di quello che fecero più di vent’anni fa, Roberto Castelli, Ugo Parolo, Pinuccio Pogliani, Giorgio Siani, per citarne solo alcuni.
Probabilmente il treno lo ha perso tutto il centro destra, sicuramente Virginio Brivio ha una chance in più per essere rieletto.

Victoria Victrix