FLASH MOB/PRECARI SCUOLA:
“CI HANNO TOLTO LA DIGNITA’”

LECCO – Lumini accesi in una piazza silenziosa. Anche Lecco ha partecipato alla manifestazione nazionale contro il precariato della scuola.

Giovedì 23 aprile in piazza Cermenati una cinquantina di docenti e collaboratori scolastici si sono riuniti per suscitare il coinvolgimento emotivo dell’opinione pubblica sulla lenta agonia della scuola statale. I motivi della protesta sono tanti, a detta del gruppo lecchese, a partire dalle mancate assunzioni dei precari, al “super potere” dei dirigenti scolastici fino ad arrivare al contratto nazionale fermo al 2009.

“Vi ridò la mia abilitazione in cambio degli oltre 2500 euro spesi per nulla”. Egidia Dallarico, insegnante a Lecco ha lanciato questa provocazione, anche se il limite tra lo scherzo e la realtà è sottile come ci ha spiegato:”Per passare alla seconda fascia, che oggi non esiste più, ho dovuto sostenere un esame e pagare molti soldi per comprare i libri, per gli spostamenti, per l’iscrizione…E molti che come me erano in terza fascia l’hanno dovuto fare…E ora cosa ci ritroviamo? Un pugno di mosche? Anni di sacrificio vengono vanificati così. Ci stanno togliendo tutto: la possibilità di realizzare i nostri progetti di vita, la dignità”.

Anche Michela Magni, segretario generale FLC Cgil Lecco è scesa in piazza insieme ai colleghi:”Se il disegno di legge passa non si capisce come verrà stabilizzato il precariato. Con tutta questa precarizzazione a rischiare sono anche i docenti a tempo indeterminato. In un momento in cui il contratto nazionale è bloccato e in cui avanza il super potere dei dirigenti scolastici che hanno la possibilità di attingere a loro piacimento dai registri provinciali e scegliere i docenti che più gradiscono, non si riesce più a vedere la scuola formata da tante figure utili. E si parla sempre più a compartimenti stagni come se collaboratori scolastici, personale Ata e insegnanti fossero impiegati in settori diversi”.

Chi lavora a scuola si trova sulla stessa barca che sta naufragando.

E i numeri non tornano nemmeno a Lecco, dove l’organico provinciale si aggirerebbe attorno ai 3000 – 4000 unità:”A settembre difficilmente si riuscirà a coprire tutti i ruoli – ha annunciato Giuseppe Pelligrino, segretario Uil Scuola Lecco –. Delle 150mila assunzioni promesse, ad oggi il numero si è drasticamente ridotto arrivando a quota 50mila”.

E ha aggiunto:”L’ultimo disegno di legge non è condiviso. Si tratta di un documento redatto da persone che di scuola non se ne intendono. Quella di stasera è un’iniziativa preparatoria in vista del grande sciopero nazionale indetto per il 5 maggio a Milano (la sede doveva essere piazza Duomo ma “a causa” dell’Expo ancora non sappiamo quale piazza ci ospiterà). In quell’occasione vorremmo che partecipassero anche le famiglie e gli studenti. Il nostro obiettivo è di portare in piazza almeno 30mila persone. Ora più che mai dobbiamo dimostrare di essere uniti”.

Elena Pescucci