RELAZIONE DI FINE MANDATO
DEL SINDACO BRIVIO
“ABBIAMO INNESCATO IL FUTURO”

brivio virginio fascia sindacoLECCO – In una delle ultime sedute del Consiglio comunale prima del rinnovo della rappresentanza il primo cittadino Virginio Brivio ha esposto lo stato di attuazione della linea programmatica del mandato 2010-2015.

La relazione di fine mandato illustra quanto realizzato dall’Amministrazione comunale in questi cinque anni. Essa risponde sia quanto previsto dalla legge e dallo Statuto comunale, sia a un preciso dovere di informazione e trasparenza, fornendo i dati più importanti sull’uso delle risorse economiche che cittadini e imprese mettono a disposizione (anche) del Comune.

La relazione permette di guardare complessivamente l’operato dell’Amministrazione, dai servizi ai cittadini alle opere pubbliche – che, nella difficoltà finanziaria di questi anni, abbiamo affrontato puntando da una parte al completamento di alcune opere e dall’altra a “rimettere in moto” quelle che si trovavano in una situazione di stallo e infine “chiudere” definitivamente quelle gravate da contenziosi legali e/o da rischi finanziari.

Opere pubbliche e servizi – o più precisamente ciò che di questi ultimi generalmente conosciamo in quanto utilizzatori – sono i temi attorno ai quali il più volte ruota il “giudizio” sull’ente; questi ambiti sono fondamentali, ma se diventano l’unica chiave di lettura del ruolo dell’ente locale, finiscono col mettere in ombra le tante quotidiane attività, i servizi e gli interventi che, non meno importanti, contribuiscono a migliorare la vita della nostra comunità. Per questo abbiamo ritenuto opportuno estrarre da questa relazione anche una versione più semplice e discorsiva per i cittadini.

Le città, anche di modeste dimensioni come la nostra Lecco, vivono senza “sconti” tutta la complessità di un tempo segnato a rapidi e inediti cambiamenti del tessuto socio-economico, da una domanda sociale in continua evoluzione, da un rapporto sempre più stretto fra dimensione locale e globale; all’ente locale è chiesta una visione nuova e ampia della politica, non più esauribile nel binomio opere pubbliche/prestazioni di servizi.

Per questo, all’inizio di questo mandato, avevamo indicato, negli strumenti di programmazione, la possibilità di innescare nella città una capacità di futuro. Intendevamo dire che, a differenza del passato, in cui l’idea di futuro era connaturata alla storia e all’attualità di città industriale, la crisi ci richiama ora a un nuovo ruolo, aperto ad intraprendere anche in altri settori, a partire dai servizi e dal turismo che si affiancano alla ricerca e all’innovazione nel manifatturiero.

Questo futuro lo abbiamo declinato nel nuovo strumento di programmazione urbanistica: il Piano di Governo del Territorio, che, pur tardivamente, è stato approvato e contiene un’idea di sviluppo per la nostra città, cercando di contemplare le esigenze di tutela del territorio con quella di attrarre e generare nuove imprese.

Oggi, peraltro, siamo solo all’inizio di una ripresa che ha bisogno di interventi concreti. La strada intrapresa è quella di una forte sinergia inter-istituzionale, che non elimina le specifiche competenze e responsabilità di ciascun ente pubblico ma le mette in relazione permettendo di affrontare sfide che, diversamente, si tramuterebbero in unamissione impossibile: da soli non si va da nessuna parte.

Così è stato per alcune realizzazioni importanti (ad esempio il Campus universitario) e per i progetti Expo, che si innestano e si devono stabilizzare nella città e nel territorio lecchese.

un’altra attenzione strategica è stata riservata ai servizi alla persona, dalla scuola alla cultura fino all’area sociale, per aiutare chi fa più fatica: qui il lavoro svolto per rafforzare la “coesione sociale” nei qurtieri ha permesso di strutturare la collaborazione di tanti soggetti associativi che costituiscono una concreta ricchezza della nostra città. Su questa ricchezza abbiamo voluto investire attraverso il “modello” della co-progettazione dei servizi, che vede fianco a fianco il Comune e i soggetti della cooperazione e delle associazioni. Questa modalità ha saputo portare valore aggiunto allo sviluppo della rete dei servizi e degli interventi sociali, contribuendo in misura significativa a contrastare il rischio di disgregazione del tessuto sociale e a tenere unita la città, anche con interventi nel campo del lavoro e dell’occupazione.

Infine, abbiamo lavorato per migliorare il rapporto tra cittadini e amministrazione introducendo orari più flessibili e strumenti per una comunicazione più completa, ma anche cercando di alleggerire la spesa della struttura con l’eliminazione o la riduzione di costi impropri: affitti, progetti di opere pubbliche inattuabili, piano di dismissione o valorizzazione di alcuni beni immobili, ricontrattazione di convenzioni urbanistiche. Questo tipo di azioni, spesso poco visibili all’esterno, ci hanno permesso di contenere la spesa dell’ente, introducendo una più virtuosa gestione delle risorse pubbliche e creando le premesse per un’azione amministrativa più efficace.

Il Sindaco
Virginio Brivio