GUERRA CIVILE UCRAINA:
“IN DONBASS RESISTENZA
CONTRO UN GOVERNO GOLPISTA”

russia ucraina donbass antifa 5LECCO – “Il Collettivo del venerdì sta con il Donbass antifascista”: questo è il messaggio che il Libero pensiero in collaborazione con i Giovani comunisti di Lecco e Monza hanno voluto lanciare ieri, venerdì sera presso la sede del Circolo di Rancio. Una serata dedicata all’approfondimento di uno dei più attuali temi di politica estera, la guerra civile in Ucraina, aperta alle 19.00 con una cena di autofinanziamento che ha visto l’adesione di una ventina di persone, seguita da un dibattito alle 21.00.

Il punto di vista che ha guidato gli interventi dell’attivista ucraina Inna Moshkarova e di Leonardo Cribio esponente di “carovana antifascista” è stato fin da subito molto schietto: guardare ai fatti di Donbass come alla “battaglia di un popolo contro il suo governo golpista”, ribadendo la vocazione internazionalista, antifascista e di lotta di classe a cui le associazioni organizzatrici si rifanno e in cui si riconoscono.

russia ucraina donbass antifa 6Al di là dei richiami storici e ideologici durante l’incontro si è voluta chiarire la posizione della popolazione dell’est dell’Ucraina, la quale – secondo la Moshkarova – non sarebbe separatista né filo-russa, bensì fiera oppositrice del governo centrale che avrebbe preso il potere con un vero e proprio colpo di stato del partito nazista nel febbraio dello scorso anno. “A Donbass si ribellano contro uno stato che non riconoscono, contro uno stato che ha approvato una legge che vieta il russo come lingua ufficiale, nonostante il fatto che in Ucraina 25 milioni di persone parlino solo il russo; a Donbass si ribellano nei confronti di uno stato che bombarda sui suoi stessi cittadini, colpendo ospedali, scuole e orfanotrofi”.

Questo il tono e il senso della denuncia di questa donna ucraina proveniente proprio dalla città simbolo della guerriglia civile, che però ha voluto concludere mostrando al pubblico un documento del giornalista Giulietto Chiesa relativo ad un altro dolorosissimo momento degli scontri in questo paese: la strage di Odessa del 2 maggio scorso, quando un gruppo di manifestanti, scesi in piazza contro il governo di Kiev, è rimasto intrappolato nel Palazzo dei Sindacati della città e lì 38 di loro sono morti arsi vivi.

La serata è proseguita con l’intervento di Leonardio Cribio, che ha esposto quali sono dal suo punto di vista le responsabilità dei paesi dell’Unione europea e degli Stati Uniti, che in questa vicenda hanno guardato solo ai propri interessi economico-politici e strategici nella totale indifferenza per la sofferenza dei civili coinvolti. A chiudere le note musicali di Diego “Deadman” Potron, One man band dal repertorio vario e curioso.

M. V.

russia ucraina donbass arci