LECCO – Conferenza stampa oggi in Questura a Lecco, fondamentalmente per divulgare quanto già fatto arrivare dalle autorità ai media (ma solo a una parte), a proposito di un evento che risale a mesi fa e a uno più recente – fatti in entrambi i casi riguardanti la coppia di presunti terroristi di stanza nel lecchese e “vicini” all’autoproclamato Stato Islamico.
La prima notizia, ovvero la revoca d’autorità della cittadinanza italiana nei confronti del “pugile dell’Isis” Abderrahim Moutaharrik, era stata pubblicata già a marzo dalla nostra testata.
Emerge ora che si tratta di una prima volta in assoluto nella storia d’Italia, con la revoca arrivata in virtù delle norme contenute nel Decreto sicurezza altrimenti noto come “Decreto Salvini“.
Già nota – ma ora il provvedimento è stato materialmente eseguito – pure l’altra notizia, ovvero il rimpatrio in Marocco di Salma Bencharki, moglie di Moutaharrik e madre di due figli (ora affidati ai nonni).
La donna, a lungo residente in Valsassina, è stata rintracciatadalla Polizia il 12 agosto mentre stava svolgendo un periodo di prova come badante presso una famiglia della Brianza lecchese, quindi trasferita in aereo nel paese di origine.
Tornando al ‘pugile dell’Isis‘ cresciuto a Valmadrera, dopo l’affiliazione Moutaharrik aveva accettato l’incarico di colpire in Italia e in Vaticano, nella settimana di Pasqua del 2020.
Queste motivazioni insieme all’adesione “pura” ai principi della difesa dell’Islam da parte del kickboxer lecchese e al ruolo attivo di Salma nell’organizzare gli spostamenti del marito e i contatti con gli altri affiliati hanno portato ai due provvedimenti re-illustrati oggi in corso Promessi sposi.
F. R.
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