‘SINISTRA CLASSE RIVOLUZIONE’
CONTRO BRIVIO: SPAZI AI FASCISTI,
“IPOCRITA PARLARE IL 25 APRILE”

SINISTRA RIVOLUZIONE LOGOLECCO – Festa della Liberazione di protesta per Sinistra Classe Rivoluzione, sezione di Lecco, che “come presenza critica al corteo istituzionale del 25 Aprile” ha contestato pubblicamente l’amministrazione comunale esponendo uno striscione e criticando sindaco e giunta, in particolare sulla base di una serie di eventi che hanno caratterizzato l’ultimo anno.

27 febbraio 2016: Forza Nuova porta Roberto Fiore, condannato per banda armata, a Lecco e precisamente in località Pescarenico.
9 ottobre 2016: Casa Pound tiene un’iniziativa al Centro Sociale “Sandro Pertini” di Germanedo.
26 novembre 2016: Casa Pound è in Via Roma con un banchetto per il tesseramento.
8 aprile 2017: Casa Pound è in Piazza Garibaldi con un banchetto per il reddito di natalità ai soli italiani.

sinistra classe rivoluzione_contestazione_25 aprile_3“Queste sono solo alcune delle giornate – annota il movimento di sinistra – che hanno visto presenti nelle strade, piazze e addirittura nel centro sociale di Lecco, dedicato alla memoria di Sandro Pertini, partigiano e antifascista convinto, di forze neofasciste”.

“Come Sinistra Classe Rivoluzione riteniamo inaccettabile che l’amministrazione del sindaco Virginio Brivio conceda l’uso di spazi pubblici a organizzazioni che, più o meno velatamente, si richiamano alla tradizione storica e ideologica del fascismo italiano e internazionale! Riteniamo poi ipocrita che lo stesso Sindaco si permetta di prendere la parola il 25 aprile per venirci a parlare di Resistenza. Il rischio è che, altrimenti, il 25 aprile diventi un rituale vuoto di memoria storica, mentre per noi deve essere il punto di partenza per le lotte di oggi e domani”.

sinistra classe rivoluzione_contestazione_25 aprile_4“Per questo – dichiarano gli attivisti lecchesi – abbiamo voluto essere in piazza oggi, come presenza critica al corteo istituzionale del 25 aprile, e per questo abbiamo ritenuto nostro dovere di antifascisti contestare con un gesto pubblico questa amministrazione comunale e le sue scelte che, come tutte le scelte che riguardano la gestione della cosa pubblica, lungi dall’essere un fatto solo amministrativo, rivestono anche un preciso significato politico”.