IMPRESA DI PASQUINI: RIUNISCE
IL CENTRODESTRA LECCHESE
SOTTO GLI OCCHI DI ALEMANNO

fusaro alemanno centrodestra unito (18)LECCO – Sebbene la serata prendesse le mosse dall’ultimo lavoro di Diego Fusaro sarebbe insincero affermare che ciò a cui si è assistito questa sera sia stata la presentazione del libro del saggista. Ciò che è accaduto a Palazzo Falck è parso piuttosto il primo passo ufficioso di un centrodestra lecchese nuovamente unito dopo almeno un lustro di divergenze.

Le analisi del saggista e il suo Pensare Altrimenti sono state semmai la chiave di volta attorno ai quali si sono radunate le diverse aree, con la benedizione sovranista di Gianni Alemanno, fondatore del Movimento Nazionale per la Sovranità e la cui sezione manzoniana ha organizzato il confronto.

fusaro alemanno centrodestra unito (20)Introdotti da Antonio Pasquini, consigliere provinciale, e Carlo Di Pietrantonio, responsabile Movimento Nazionale Lecco, hanno condiviso il tavolo dei relatori Mauro Piazza, Flavio Nogara e Davide Bergna. Una compagnia “non scontata” l’ha definita Pasquini accogliendo militanti e amministratori nella sala gremita, e il centrodestra lecchese, va detto, era al completo. “I cittadini non sono stanchi della politica, ciò che non vogliono più è la cattiva politica. Quindi torniamo a un anno esatto fa, a quel quattro dicembre dove gli italiani dissero No alla riforma costituzionale di Renzi; ritroviamo quell’unità perché uniti si vince“.

I macrotemi di discussione per il futuro li ha sollevati l’ex ministro e sindaco della capitale. “Pensare Altrimenti è la premessa per il cambiamento” afferma Alemanno che poi declina i punti forti del Movimento Nazionale. Sovranità personale: “Perché ognuno deve essere libero di difendersi in casa propria”. Immigrazione: “Minniti ha fatto un decimo di ciò che da anni proponevamo e i flussi si sono bloccati; va scardinata la logica buonista che spinge per la sostituzione etnica”. Unione europea: “La democrazia transnazionale non esisterà mai perché nella tecnostruttura con cui ho avuto a che fare nei cinque anni da Ministro la democrazia non conta nulla; si deve tornare a una Comunità che conceda alle Nazioni la propria sovranità”. Globalizzazione: “Calenda si è accorto solo ora che la Cina fa concorrenza sleale e ha chiesto la protezione dell’Unione Europea”.

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Sulla palla alzata da Alemanno è andato a nozze il segretario provinciale della Lega Nogara: “Dobbiamo riconquistarci la libertà, non possiamo avere paura per i nostri figli quando escono per andare a scuola e stare in pensiero fino al loro ritorno. Chi sostiene questa integrazione è un folle”.

fusaro alemanno centrodestra unito (17)Parte invece da un aneddoto Mauro Piazza, consigliere regionale e volto del neonato Energie per la Lombardia dopo la dissoluzione di Ncd. “Quando mi ha raggiunto l’invito di Antonio (Pasquini, ndr) per questo incontro mi trovavo alla Scala per una cerimonia della Regione. In prima fila c’erano dei cuochi, delle ballerine, alcuni speaker radiofonici, i posti per i consiglieri regionali erano in terza fila. Come è possibile che la politica debba stare in terza fila, dietro a chef e soubrette? Credo che l’oligarchia del denaro esista davvero ed è contenta che la politica sia diventata così debole, e la colpa è anche dei politici. Abbiamo bisogno di una politica che legge, di una politica che studia. Appare invece come un luogo vuoto che potremo colmare se si iniziasse anche solo a pensare, prima di pensare altrimenti. Esiste anche una borghesia, una classe dirigente che non deve fermarsi ai post deliranti su Facebook ma deve darci un segnale”. “Cosa incredibile di questo pensiero dominante – conclude un Piazza tutt’altro che politically correct ma pronto a dialogare col saggista – è che i motori più forti sono le anime belle. Serve più cattiveria”.

fusaro alemanno centrodestra unito (11)Più pratico l’intervento di Davide Bergna, coordinatore provinciale di Forza Italia, tornando alla considerazione iniziale di Pasquini che rivede un centrodestra unito: “È il caso di mettere da parte certe situazioni partendo dalla battaglia referendaria che ci ha visto opporci proprio a questi poteri. Il centrodestra c’è: dopo errori fatti da tutti è giunto il momento di riunirsi per riconquistare Lecco”. Le fondamenta, se non qualcosa di più, sembrano essere gettate.

C. C.