LECCO – Per una corretta vacanza il vicino d’ombrellone è un dettaglio molto importante per capire come andrà la giornata, se in tranquillità o se condannati alla disperazione. E se, come dicono, i tedeschi stanno conquistando l’Europa probabilmente stanno partendo dall’invasione delle spiagge e dall’occupazione delle sdraio.
GIORNO NOVE
I tedeschi staranno conquistando pure l’Europa ma lo stratega non è certo il mio vicino di ombrellone.
Arriva tutte le mattine in bicicletta da un campeggio che da come è sudato dista almeno 100 chilometri dalla spiaggia tutti sotto un sole degno del deserto dei Govi, quello dove non c’è in giro anima viva, tranne la solita balla di fieno che rotola, rotola rotola, come del resto il tedesco che sembra un wurstel ma non cotto, o meglio cotto si, ma non grigliato.
Bianco salsa greca, per capirci.Ebbene quel genio consulente della Cancelliera oggi dopo appunto aver pedalato per almeno 100 km arrivando distrutto.Subito dopo ha avuto la “brillante” idea di spalmarsi sulle cosce – per giunta per nulla tornite -quelle creme non post-allenamento, come avrebbe fatto una persona normale, ma quelle pre, quelle che ti manderebbero a fuoco tutta la Rurh e la collina di ulivi liguri messi assieme.
E al posto di buttarsi in acqua si è coperto di sabbia.
Abbiam dovuto chiamare l’ambulanza.
Per le gambe, ma serviva per la testa.
Di cazzo.
Le risate dei miei figli nascondevano la sirena. E’ stato un tempo infinito.
Ma ho capito una cosa positiva.
Se siamo in mano ai tedeschi è un mondo senza futuro.
Quindi finalmente possiamo rilassarci.
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