“GUZZETTI CAPACE DI INTENDERE”.
COSÌ LA PERIZIA SULL’INDAGATO
PER IL DELITTO DI TORRE DE BUSI

GUZZETTI KILLER E VITTIMALECCO – Roberto Guzzetti era capace di intendere e di volere quando, lo scorso 11 giugno, avrebbe assassinato, nella sua casa di Sogno, a Torre de’ Busi, l’87enne Maria Adeodata Losa. Questo è quanto emerso nella lunga udienza di oggi pomeriggio al Tribunale di Lecco, dove il giudice delle indagini preliminari Paolo Salvatore ha potuto esaminare gli esiti della perizia psichiatrica eseguita da un team di professionisti su Guzzetti, l’unica persona iscritta al registro degli indagati per questo crimine.

Nel tracciare il profilo psicologico e comportamentale del presunto assassino, i quattro esperti hanno evidenziato anche le difficilissime condizioni di salute in cui verserebbe l’uomo, ma la perizia psichiatrica firmata dalla dottoressa Mara Bertini a cui è stato affidato il compito dal Gip parla chiaro e adesso spetta al pubblico ministero Paolo Del Grosso muovere la prossima mossa e chiudere le indagini.

“Noi ci siamo avvalsi di due affermati professionisti – spiega l’avvocato della difesa Guglielmana – lo psichiatra Mario Mantero e lo psicoterapeuta Mario Pigazzini, che hanno elaborato una propria perizia, ma non hanno potuto deporre direttamente in aula. Tuttavia ci sono stati di grandi aiuto, potendo conferire con noi durante l’udienza”.

Che il lavoro a cui è stato chiamato il team non fosse semplice, lo si era percepito già a dicembre, quando la stessa dottoressa Bertini aveva chiesto al giudice delle indagini preliminari una proroga di trenta giorni rispetto ai sessanta stabiliti durante l’udienza per il conferimento dell’incarico.

M. V.