CCIAA, VALASSI BATTE MAGGI:
LA DISFIDA RIPRENDE
PER ORA ALL’ARMA BIANCA

ValassiLECCO – A meno di dodici ore dalla riconferma di Vico Valassi alla guida della Camera di Commercio di Lecco già si registrano schermaglie tra le due fazioni, quella premiata dal voto e quella del rinnovamento.

E’ con un comunicato stampa che questa mattina i sostenitori dell’eterno Valassi hanno esposto alla luce del sole i dodici consiglieri che, nel segreto dell’urna, avrebbero rinnovato la fiducia al presidente in carica, dando ufficialità a quello che comunque tutti gli addetti al mestiere ben sapevano.

Nello specifico “hanno espresso il voto di preferenza al presidente Vico Valassi i rappresentanti di ANCE, API, Coldiretti, Confartigianato, Confcooperative, Compagnia delle Opere, Credito e Assicurazioni, Associazione dei consumatori, Consulta provinciale dei Liberi professionisti“.

Mossa azzardata quella di svelare pubblicamente ciò che, quantomeno ufficialmente, avrebbe dovuto restare segreto, tanto che qualche ora dopo un nuovo comunicato viene inviato, questa volta privo dell’elenco degli “amici”, con la preghiera di sostituirlo al precedente.

MAGGI GIOVANNI

Ma ormai è tardi: la fazione sconfitta, quella che avrebbe voluto l’elezione di Giovanni Maggi, pare essersi subito accorta del “dispetto” e non fa tardare una risposta, inviata tramite nota congiunta di Confindustria Lecco e Sondrio e Confcommercio Lecco.

“In seguito al primo comunicato inviato questa mattina dalla Camera di Commercio di Lecco, – recita la nota – in cui vengono elencati e resi noti in modo ufficiale i sostenitori del riconfermato presidente Vico Valassi, esplicitando chi ha espresso un voto di preferenza nei suoi confronti, Confindustria Lecco e Sondrio e Confcommercio Lecco stigmatizzano questa decisione che viola nei fatti la segretezza del voto prevista per l’elezione del presidente camerale. Questo non ci sembra un buon inizio.”

Pare quindi che l’esito di ieri non abbia soddisfatto la fazione minoritaria, dalla quale c’è da aspettarsi nuove iniziative, non escludendo neppure l’eventualità di uno scontro in campo aperto se venisse confermato l’avvertimento lanciato in tempi non sospetti di ricorrere al Tar per spodestare Valassi, che come per l’omologo reggino avrebbe già superato il limite dei due mandati.