AREE VASTE: IL CAOS È SERVITO
E LECCO CONTERÀ QUASI ZERO?
ARDUA SFIDA PER AMMINISTRATORI

aree vaste 8 collegi elettoraliLECCO – Lo scorso 28 gennaio l’assemblea dei sindaci della Provincia di Lecco ha iniziato a riflettere sul nuovo assetto istituzionale del territorio, discutendo quindi delle nuove strutture delineate due anni fa con la “Legge Del Rio”, gli Enti di Area Vasta. Realtà sovra-provinciali che dovrebbero ridisegnare il territorio italiano assicurando economicità, collaborazioni e strategie su più larga scala.

L’idea più gettonata parrebbe essere la fusione tra le provincie di Lecco, Monza e Como, senza però sottovalutare il già saldo legame del comasco con Varese. Intanto però i comuni lecchesi condividono il Collegio elettorale con la Provincia di Sondrio, e si assisterebbe in questo modo a una bizzarra situazione tra territori e rappresentanza politica ai vertici.

Orientare il futuro del territorio lecchese senza che esso perda le proprie peculiarità è l’ardua impresa a cui sono chiamati gli amministratori locali. Per capire come la politica locale affronterà la questione ecco alcuni estratti dalle conclusioni della prima assemblea.

A distanza di quasi due anni dall’entrata in vigore della legge Del Rio che ha profondamente inciso sull’assetto istituzionale delle province, con un percorso complesso, molto articolato e non privo di aspetti di criticità in termini di ricadute sul territorio, – riporta il verbale dell’incontro tra i primi cittadini – dobbiamo ora avviare il percorso che porterà al ridisegno anche geografico dei nuovi enti di area vasta. Ad oggi sappiamo che la legge di riforma Del Rio ha attribuito specifiche funzioni a questi nuovi Enti. […] Per ora limitiamoci a dar corso tracciando una proposta, che parta dai Sindaci e quindi dal territorio, nel senso più nobile del termine.

Che il nostro territorio provinciale debba entrare a far parte di un’area geograficamente più ampia, credo sia una prospettiva altrettanto oramai acquisita. Una sottolineatura: indipendentemente dalla scelta che alla fine verrà fatta, ritengo si debbano evitare frammentazioni territoriali con migrazioni di comuni da un’ area all’altra. La coesione di un territorio si misura anche dalla capacità di stare insieme nonostante le fatiche e le diversità di
identità politiche. E in questo momento di faticoso rientro dalla crisi economica e delle paure alimentate dalle minacce terroristiche, da una distanza tra la politica e la vita reale dei cittadini (i cui esiti li scontiamo in primis noi amministratori più vicini ai cittadini), garantire unità territoriale rappresenta un segnale di positività politica, di un comune interesse a salvaguardare il nostro territorio.

La proposta

SINDACI ASSEMBLEA GEN 16Possiamo geograficamente individuare due macro aree: l’area lago e l’area Brianza. La proposta più logica, alla luce dei criteri sopraindicati, sarebbe di ricomprendere i territori delle tre attuali province di Como – Lecco – Monza. La provincia di Sondrio rientrebbe parzialmente nei criteri sopra enunciati, ma le attuali scelte politiche regionali fanno propendere per la scelta di sperimentare una piena autonomia gestionale di quel territorio.

Bisogna inoltre considerare che ogni Ente di area vasta si articolerà per zone omogenee.
Occorre aggiungere un ulteriore elemento di contesto: da un primissimo confronto con i Presidenti di Monza e Como l’ipotesi dell’unione delle tre province viene considerata una seria base per avviare gli opportuni approfondimenti. Como giustamente evidenzia il fatto che metà del suo territorio è contiguo con Varese e quindi l’ipotesi di tener presente l’eventuale unione con Varese non può assolutamente essere scartata.
Un ultimo elemento da considerare per la riflessione si riferisce alla città metropolitana, ovvero al peso politico-strategico che, in parte ha già assunto ma che assumerà in prospettiva all’interno di Regione Lombardia anche in relazione alla distribuzione delle risorse pubbliche necessarie alla gestione delle funzioni.

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aree vaste 1 province

Questa l’attuale situazione delle province lombarde che le Aree vaste andranno a modificare.

aree vaste 2 ambiti territoriali

L’ATO di Lecco, ovvero l’area su cui sono organizzati servizi pubblici integrati (come la gestione dei rifiuti ed il sistema idrico), ricalca il territorio della Provincia di Lecco

aree vaste 3 aler

La Lombardia è suddivisa in 5 Aziende regionali di edilizia residenziale. Lecco condivide la gestione dell’Edilizia residenziale con le province di Sondrio e Bergamo.

aree vaste 4 comunità montane

Mentre lo Stato ha deciso di abolire le Comunità montane la Regione Lombardia ha deciso di mantenere in vita questi enti sovracomunali, ritenuti fondamentali per le peculiarità del territorio alpino, e finanziandoli quasi esclusivamente di “tasca propria”. Le Comunità montane in Lombardia sono 23, il lecchese si divide tra CM della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera e CM del Lario orientale e della Valle del San Martino.

aree vaste 5 trasporti

Il riassetto del trasporto pubblico locale è una delle questioni ancora aperte anche se è dato ormai per acquisito che Lecco dovrà confrontarsi con le province di Como e Varese.

aree vaste 6 ats

La riforma delle Agenzie di tutela della salute è da poco partita: 8 Ats si sono sostiuite alle 16 Asl. Lecco si è unita con il territorio di Monza e Brianza non confluito nella città metropolitana di Milano dando vita alla ATS della Brianza.

aree vaste 7 asst

Sono 24 le nuove Aziende sociosanitarie territoriali in Lombardia. Nella riforma regionale le ASST si sostituiscono alle Aziende ospedaliere, con anche competenze sociosanitarie e di cure territoriali.

aree vaste 8 collegi elettorali

La nuova legge elettorale del governo Renzi ha riordinato i collegi elettorali per l’elezione della Camera dei deputati. La Lombardia è stata divisa in 17 collegi da circa 500/600 mila elettori ed esprimerà 101 deputati su 618 totali. Con l’Italicum le preferenze lecchesi confluiranno con quelle valtellinesi nel Collegio Lombardia 1 che ha unificato integralmente le province di Lecco e Sondrio.