ERBA (CO) – C’è innovazione nelle centenarie foreste delle nostre zone? Perché la tempesta d’aria il 27 e 28 ottobre dello scorso anno ha cambiato per sempre la filiera del legno in Italia?
Sono tematiche affrontate nella 10a edizione di Forlener, evento biennale organizzato da Paulownia Italia, a Lariofiere di Erba da venerdì a domenica prossimi: 17 -18-19 maggio.
Il salone offre risposte e stimoli sia agli operatori del comparto, sia ai visitatori comuni. Quindi da un lato troveremo la tecnologia di chi lavora nel bosco, l’asta del legname pregiato e convegni con relatori internazionali dall’altro una vasta panoramica sul mondo delle bioenergie.
La manifestazione ha un taglio pratico e utile. Lo spiega Elena Agazia che Forlener (Foreste-Legno-Energia) lo ha inventato e lo organizza da vent’anni: “Abbiamo pensato a dimostrazioni e visite guidate” per affrontare le diverse sfaccettature implicate nella filiera.
E’ una occasione straordinaria che capita ogni due anni per avvicinarsi a un mondo dinamico che partendo dalle nostre foreste sta generando nuove professioni. Ad esempio il boscaiolo treeclimber, per potature o taglio di piante alte, l’esperto dell’albero urbano, lo spazzacamino in versione terzo millennio. Tutte persone con una preparazione altissima e specifica. Sono 108 le aziende presenti in rappresentanza di 11 paesi europei ed extra europei.
Per tutti i tre giorni della manifestazione ogni visitatore potrà assistere a vari eventi collaterali: visite guidate alla meccanizzazione forestale a cura di Paulownia Italia, dimostrazione di costruzione stufa ad accumulo a cura di Assocosma (Associazione Nazionale Costruttori Installatori Verificatori Manutentori di Apparecchi e Impianti a Biomassa ed Opere di evacuazioni Fumi), la presentazione delle ultime novità nel controllo qualità delle biomasse e dei biocombustibili (dimostrazione di un micro-NIR per analisi cippato) a cura del Laboratorio Biomasse dell’Università Politecnica delle Marche, simulazione e dimostrazione pratica di allestimento in sicurezza del legname da tempesta a cura di ISFOL-Istruttori Forestali Lombardi, lo sportello “l’esperto risponde” dove i tecnici Assocosma saranno a disposizione sia degli operatori del settore Biomasse che dei privati organizzato da ASSOCOSMA.
Tra gli esperti si sta discutendo su come affrontare il disastro climatico provocato dalla tempesta Vaia, milioni di alberi sradicati dal vento e interi territori montani ora indifesi dopo l’abbattimento delle foreste. Una riflessione alla quale sta partecipando Ersaf, l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste della Regione Lombardia che ogni anno produce una sistematica raccolta e organizzazione di dati poi pubblicati nel Rapporto sullo stato delle foreste lombarde. L’ente si sta spingendo più in là, ha spiegato Alessandro Rapella (a sinistra in foto), allargando il monitoraggio alle foreste urbane.
Quando poi la legna finisce nei nostri camini e stufe diventa importantissima la qualità dei fumi. Per Walter Gavazzi di A.N.F.U.S. (Associazione Nazionale Fumisti e Spazzacamini) si sono perse per strada le buone pratiche nell’utilizzo delle biomasse. E oggi diventa importante sapere come avviare l’accensione di un focolare, come mantenere al meglio un generatore di calore, quali scelte attuare nell’acquisto della legna da utilizzare.
Ezio Rochira, autore del primo Arborshow in Italia, ha spiegato che “In Europa è un evento già presente da alcuni anni, da noi non ancora, abbiamo quindi sentito l’esigenza di organizzarlo”, ossia l’acrobatico mondo degli scalatori di alberi la cui presenza è un punto fermo soprattutto nella manutenzione delle piante urbane.
“Nelle città italiane gli alberi soffrono e vengono gestiti malissimo – sottolinea Rochira – rendendo la loro presenza pericolosa. Mentre una cura programmata e costante sarebbe una risorsa in ambito urbano”.
Certamente l’Italia post industriale ha smarrito la cultura del legno, lo ricorda il presidente e amministratore delegato di Tabu, storica azienda canturina di mobili di design, Enrico Tagliabue, che suggerisce di ripartire dai bambini per introdurli nelle leggi delle foreste sane e controllate, dove l’incontro tra natura e uomo diventa un patto di crescita e sviluppo, senza prevaricazione e senza distruzione.